FEDERICO TOMMASINI
Cronaca

I delfini scelgono la nostra Romagna: 28 quelli avvistati

Una colonia stabile di cetacei, tra Cervia e Senigallia, comunica e torna negli stessi luoghi

I delfini scelgono la nostra Romagna: 28 quelli avvistati

Bologna, 6 giugno 2025 – I delfini hanno traslocato nei nostri mari, nel lembo di Adriatico tra Cervia e Senigallia. Sono stati 28 gli esemplari identificati nel primo anno di ricerca di ‘Delfini metropolitani Adriatico’, l’unità di ricerca che monitora i cetacei che abitano le acque romagnole e non solo.

Una collaborazione tra Acquario di Genova e Cattolica e Marina di Cattolica, all’interno del festival dei Valori d’impresa di Confindustria Romagna. La ricerca in mare iniziata ad aprile 2024 e presentata ieri dopo il primo anno di attività.

Nel primo anno di ricerca del progetto “Delfini metropolitani Adriatico” sono stati identificati 28 esemplari
Nel primo anno di ricerca del progetto “Delfini metropolitani Adriatico” sono stati identificati 28 esemplari

Al centro degli studi c’è proprio la Regina dell’Adriatico, luogo da cui sono partite le quindici uscite in mare, con nove avvistamenti, tutti a distanza di circa 10 miglia dalla costa. I ricercatori hanno mappato la presenza di delfini, tracciando i loro spostamenti, la specie, il numero di individui e scattando foto delle pinne dorsali. “Come noi uomini abbiamo le impronte digitali, anche i delfini possiedono le loro, ma nelle pinne – spiega Stefano Furlati, e responsabile del dipartimento didattico e scientifico di Costa Endutainment –. Ognuna di esse è diversa dalle altre: nel corso della vita si rovina, viene graffiata o tagliata, oppure presenta macchie, proprio come Pinnabianca (con delle macchie bianche sulla pinna), l’unico esemplare dei 28 avvistati nel 2024, ritrovato anche nel ’25. Questo fa supporre che si tratti proprio di un animale residente. Nella pratica, con le nostre imbarcazioni seguiamo i pescherecci nelle loro attività di pesca: i delfini sono molto furbi e si riuniscono dove sanno che è più facile trovare del cibo e in questo contesto iniziamo il nostro lavoro”.

Ma gli studi continuano anche quest’anno, per stilare una ricerca sempre più duratura e precisa sui comportamenti dei delfini nell’Adriatico. Il focus questa volta è sui campionamenti acustici, studi per capire se esistono differenze di linguaggi tra i vari gruppi di cetacei e se quindi i branchi utilizzino ‘dialetti’ diversi per comunicare. “Caliamo in acqua un apparecchio che cattura le onde acustiche vicino i branchi – conclude Furlati –. In questo modo possiamo catturare i loro suoni”. Oltre ai biologi e ai professionisti, l’attività di ricerca ha bisogno dell’aiuto di tutte le persone che vivono il mare ed è proprio da qui che nasce Promed. Un progetto che mette a disposizione di tutti un video divulgativo sul comportamento da tenere in presenza di delfini e un numero Whatsapp dedicato per inviare foto e coordinate geografiche. Tutti materiale che verranno utilizzati durante le ricerche.