Rimini, 12 ottobre 2023 – Nessuna ipotesi esclusa. Continua a trecentosessanta gradi in queste ore il lavoro degli investigatori della Squadra mobile diretta da Dario Virgili, con gli agenti che, coordinati dal pm Daniele Paci, indirizzano le proprie attenzioni su tutti gli ambiti plausibili. Da quello familiare all’ambiente religioso, emerso per la prima volta nei sospetti dell’ex marito di Pierina Paganelli.
Gianfranco Saponi infatti ha parlato martedì di un possibile "odio religioso" alla base dell’omicidio di via del Ciclamino. E gli inquirenti non hanno ancora scartato questa pista dal ventaglio di ipotesi che comunque tengono in considerazione anche quell’ambiente familiare espanso che comprende la nuora Manuela Bianchi, il fratello Loris, così come il presunto amante di origini senegalesi della donna.
Ancora, ed è oltre una settimana dal delitto, non ci sono iscritti nel registro degli indagati. Per arrivare a questa svolta, gli inquirenti necessitano di ulteriori elementi che inquadrino il profilo del presunto o dei presunti assassini di Pierina Paganelli. Manca all’appello infatti l’arma del delitto e mentre è caccia al movente, oltre che al killer, gli investigatori partono dalle certezze.
Come il numero di coltellate inferte a Pierina (17 in tutto di cui le prime 4 fatali) e l’ora in cui la pensionata 78enne è stata uccisa. Incrociando le testimonianze dei vicini e di chi ha visto per l’ultima volta Pierina alla Sala del Regno dei Testimoni di Geova a Bellariva, infatti, emerge che l’assassinio di Pierina dovrebbe essere avvenuto tra le 22.40 e le 22.45.
Un ventaglio di minuti che si inquadra, secondo le testimonianze, subito dopo i saluti tra la vittima e la vicina, con cui Pierina era andata al gruppo di preghiera, e tornata a casa, prima di salutarsi a ridosso della rampa che porta ai box auto sotterranei, dove è scesa la 78enne, ma non la vicina.
Tutti elementi che gli inquirenti stanno analizzando e incrociando con il resto del materiale accumulato sin qui, dopo numerosi sopralluoghi nonché perquisizioni che nei giorni scorsi hanno interessato, tra gli altri, anche gli appartamenti del fratello di Manuela Bianchi, Loris, e il padre della donna, Duilio Bianchi, che abita sempre in via del Ciclamino, ma nel condominio di fronte a dove, sullo stesso piano, risiedono Pierina, la nuora Manuela e la coppia di vicini tra cui ci sarebbe il presunto amante della donna.
Da chiarire resta questa relazione e la durata del rapporto che intercorreva tra la nuora di Pierina e il vicino di origini senegalesi. Secondo quanto riferito dall’ex marito della 78enne uccisa, la relazione tra il figlio Giuliano e Manuela Bianchi era già entrata in crisi – pare proprio per la relazione clandestina di lei – quando ad aprile la donna aveva lasciato la casa in via del Ciclamino per trasferirsi dal fratello.