LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Delitto Pierina, nuovi scenari. “Le perizie sui telefoni scagionano Louis Dassilva”

Secondo i legali del senegalese gli accertamenti dimostrerebbero che non è stato lui a ucciderla. Il 10 febbraio in aula si discuterà la perizia su cellulari e orologi, l’11 si terrà l’incidente probatorio sul video

Rimini, 2 febbraio 2025 – La criminologa Roberta Bruzzone, consulente degli avvocati di Louis Dassilva, lo aveva anticipato nei giorni scorsi. “Probabilmente dai telefoni di Louis potrebbe uscire qualcosa di interessante”.

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E sui dispositivi elettronici del 35enne senegalese, in carcere dal 16 luglio per l’omicidio di Pierina Paganelli, si giocherà una partita importante e potenzialmente decisiva. Il 10 febbraio si terrà l’udienza conclusiva dell’incidente probatorio richiesto dal giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini per scandagliare i 2 smartphone, i 4 orologi digitali e i 2 computer portatili di proprietà di Dassilva. Il perito del tribunale e i consulenti della difesa si confronteranno sui risultati della perizia: gli elementi che emergeranno potranno essere utilizzati nel corso di un eventuale processo contro Louis.

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I telefoni e le altre apparecchiature potrebbero essere la chiave in grado di scagionare il senegalese dall’accusa di aver ucciso con 29 coltellate la pensionata 78enne, sua vicina di casa?

Alcune indiscrezioni sulla perizia eseguita dal consulente del tribunale di Rimini sembrano aprire nuovi spiragli. Stando a quanto trapelato, l’applicativo Health presente sull’iPhone di Louis avrebbe evidenziato – nella fascia oraria compatibile con il delitto – un’attività motoria minima, incompatibile dunque con l’ipotesi in base a cui il 35enne sarebbe sceso nel garage del palazzo di via del Ciclamino per accoltellare Pierina.

Pierina Paganelli è stata ammazzata in via del Ciclamino, a Rimini
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Inoltre, alle 22.16 del 3 ottobre del 2023 (la sera del delitto) lo smartphone di Louis registra quello che viene definito un “evento di sistema”, ovvero un processo automatico, indipendente dall’azione umana. Si tratta, in buona sostanza, di una sorta di ’libro virtuale’, un registro di tutte le attività, comprese quelle avvenute prima delle 22.16, sia quelle automatiche che quelle compiute – manualmente – dall’utente, da cui potrebbero emergere nuovi elementi utili a definire con una maggior precisione il buco temporale compreso tra le 21.44 e le 22.38 di quella sera.

Il pool difensivo di Louis Dassilva, composto dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, è al lavoro insieme ai propri consulenti per delineare possibili scenari alternativi alla ricostruzione fatta dalla squadra mobile di Rimini e dal pm Daniele Paci.

Il tutto in attesa dell’altro incidente probatorio dell’11 febbraio, per accertare chi era la persona ripresa dalla cam 3 della farmacia di via del Ciclamino, e della nuova pronuncia del tribunale del Riesame, sollecitato dalla Cassazione a riesaminare da capo l’ordinanza di custodia cautelare che ha portato ai ‘Casetti’ Dassilva.