Con la mappatura del sistema ricettivo di Rimini, il sindaco Jamil Sadegholvaad ha di fatto avviato il piano di riqualificazione alberghiera che prevede hotel di lusso, spa, palestre e alberghi per ospitare personale stagionale e professionisti.
Di piani per riconvertire gli alberghi marginali se ne discute da anni: sarà la volta buona?
"Noi concordiamo. Da vent’anni attendiamo che parta la riqualificazione di un settore che vede oggi a Rimini quasi 300 alberghi marginali, fuori mercato. Meglio tardi che mai", attacca Corrado Della Vista, titolare di Devira group e portavoce del gruppo ’Sos alberghi’".
Partiamo dal progetto per nuovi hotel 5 stelle: è d’accordo?
"Sono favorevolissimo. Purtroppo mancano strutture capaci di ospitare una clientela ’altospendente’, come si dice, presente a Rimini spesso fuori stagione per fiere e congressi. Ma non si fa un 5 stelle con intorno catapecchie e bazar. La maggior parte delle strutture è stata concepita e progettata per la clientela del turismo balneare".
Spesso, con forti limiti.
"Pochi spazi interni come aree comuni, camere piccole con bagni altrettando piccoli, a volte addirittura senza box doccia. Zero servizi tecnologici".
Altra proposta del Comune: alberghi per dipendenti stagionali e per professionisti (sanitari e non solo) che lavorano a Rimini...
"Necessari, magari 6-7 tra nord, centro e sud di Rimini. Poi da capire chi li gestisce. Si mette una pezza, anche se forse non si risolverà il problema".
Veniamo al tema più caldo: che fare degli hotel marginali?
"Quelli chiusi sono spesso rifugio di sbandati, quelli aperti e affittati, vedi l’estate scorsa, evidenziano vicende che sfociano nei tribunali. Urgente intervenire: serva una soluzione mista".
Cioè?
"Per una parte di marginali la perequazione: io cedo struttura e terreno al Comune, che demolisce e fa parcheggi o altro. Al titolare si dà un lotto a monte della ferrovia, già edificabile, con solo metà della cubatura che ha ceduto, dove può costruire qualche appartamento".
Poi?
"Incentivi invece a chi vuole ristrutturare, con premi di cubatura e oneri di costruzione azzerati, adeguando la struttura alle richieste del mercato".
Qui servirebbero spazi esterni spesso assenti.
"Un’altra parte dei marginali dovrebbe acquistarli direttamente il Comune stesso, per realizzare parcheggi e servizi. Con metà dei 12 milioni che costerà il parcheggio da 400 stalli al piazzale Fellini si comprano 20 strutture, in vendita oggi a 300mila euro l’una. Si demoliscono e si fanno altrettanti parcheggi da 70 stalli l’uno, 1.400 in tutto. A raso hanno bassissimi costi di gestione. Con fotovoltaico in copertura, realizzando comunità energetiche a beneficio di intere zone".
Accorpamenti di hotel?
"In passato non hanno funzionato. Sembrano realistici solo se un albergatore compra aree vicine alla sua attività".
Mario Gradara