
Si fa presto a parlare di ’mare di inverno’, con un caldo così. Durante l’ultimo weekend gli stabilimenti balneari aperti hanno lavorato alla grande, idem bar e ristoranti. Ma a Rimini buona parte del ’movimento’ si è concentrata a Marina centro. In altre zone non pochi bagnini hanno già tolto ombrelloni, giochi, campi sportivi. "È una scelta legittima degli operatori. Però – allarga le braccia Stefano Bonini, il presidente di Visit Rimini (foto) – è un peccato. Rimini dimostra di avere un forte appeal anche fuori dalla canonica stagione balneare. L’abbiamo visto, molto bene, in quest’ultimo weekend".
Gli stabilimenti e i ristoranti di spiaggia rimasti aperti, hanno lavorato come matti.
"Appunto. Ma sarebbe auspicabile vedere più attività aperte al mare, sia nella zona nord di Rimini, sia in quella sud. Da tanti anni parliamo di destagionalizzare il turismo. Che significa, anche, farsi trovare pronti in periodi come questo e offrire una città accogliente, aperta, con servizi".
Si riferisce solo ai bagnini?
"No, anche ad altre attività che hanno già chiuso i battenti: locali, ristoranti, alcuni alberghi. Fatta eccezione per la zona di Marina centro, parecchi hanno già finito la stagione. Eppure abbiamo in questo periodo tanti congressi ed eventi che portano migliaia di presenze in città. Davvero non valeva la pena rimanere aperti ancora un po’, almeno fino a metà ottobre?".
Come rimediare?
"Spingendo sulla destagionalizzazione. È da anni che il clima ci permette di fare weekend ottimi tra settembre e ottobre. A Rimini l’ideale sarebbe avere stabilimenti balneari e locali aperti fino a metà ottobre, quando c’è la fiera del turismo, il Ttg, che sarà quest’anno dall’11 al 13".