LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Diritti e amore per ogni figlio . Dieci bambini con due madri: via libera alle registrazioni

L’assessore Bragagni: "Un deciso passo verso una società più inclusiva"

L’assessore Bragagni: "Un deciso passo verso una società più inclusiva"

L’assessore Bragagni: "Un deciso passo verso una società più inclusiva"

Sono già dieci i bambini nati da coppie di donne che, nel Comune di Rimini, risultano ufficialmente figli di entrambe le madri. Un risultato reso possibile dalla storica sentenza della Corte Costituzionale, che lo scorso 22 maggio ha dichiarato illegittimo il divieto per la madre non biologica di riconoscere fin dalla nascita il figlio concepito insieme alla partner.

Un pronunciamento che segna una svolta decisiva nel diritto di famiglia italiano: al centro, l’interesse superiore del minore. Secondo la Consulta, impedire alla madre intenzionale di comparire come genitore a tutti gli effetti viola diritti fondamentali come l’identità giuridica, la stabilità affettiva e la piena tutela da parte di entrambe le figure genitoriali.

A Rimini, l’amministrazione comunale non ha perso tempo: già dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza, i funzionari hanno registrato il primo riconoscimento, aggiornando i moduli di iscrizione anagrafica per accogliere la nuova prassi. Le prime registrazioni hanno riguardato bambini nati prima del 22 maggio, concepiti attraverso tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma) effettuate all’estero, ma ora anche le coppie in attesa possono contare su un quadro normativo chiaro e inclusivo.

"Si tratta di un passaggio di legge fondamentale che il Comune di Rimini ha abbracciato immediatamente – spiega l’assessore ai servizi civici Francesco Bragagni – non solo per il diritto, ma per la dignità e la serenità di tanti bambini e delle loro famiglie. Rimini ha scelto di essere coerente con i principi di uguaglianza e tutela dei minori sanciti dalla Corte, garantendo fin da subito il diritto di questi bambini a vedere riconosciuto l’amore e la responsabilità genitoriale di entrambe le madri".

L’iniziativa del Comune di Rimini sta già facendo scuola: altri enti locali italiani stanno prendendo esempio, adeguando modulistica e procedure. Ma per le famiglie arcobaleno la battaglia è ancora lunga: la sentenza è un passo avanti decisivo, ma restano nodi aperti come la trascrizione automatica dei certificati di nascita esteri e la piena tutela dei diritti in caso di separazione o decesso di una delle due madri. Intanto, nel registro anagrafico di Rimini, dieci bambini portano già la firma di entrambe le mamme. E con loro, una nuova pagina di storia si sta scrivendo: fatta di famiglie diverse ma uguali davanti alla legge, di figli che non devono più aspettare anni di battaglie giudiziarie per vedere riconosciuti i propri diritti. Una società più inclusiva e rispettosa della pluralità delle forme familiari non è più solo una promessa, ma una realtà che comincia dalle carte d’identità dei più piccoli.