
La proposta del sinadco Sadegholvaad rivolta alla ministra Locatelli durante l’incontro all’Università
"Sarebbe bello che nei criteri per le assegnazioni nuove concessioni balneari, a cui sta lavorando il governo, fosse indicato esplicitamente tra le premialità per chi offre servizi che vadano nella direzione di una spiaggia accessibile a tutti". L’appello del sindaco Jamil Sadegholvaad è arrivato ieri mattina nella sala dell’Università di Bologna Campus di Rimini dove si è tenuto il confronto ‘La cura di avere cura’, al quale ha partecipato il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli. Dopo i saluti iniziali del rettore Giovanni Molari (Nella foto con la ministra Locatelli), il sindaco ha pronunciato il suo discorso avendo a fianco il ministro e terminando con un "so che ci state lavorando". Si tratterebbe della risposta ai bisogni di tante persone con disabilità anche molto gravi di cui si è parlato ieri nel corso della giornata di confronto, presentando il progetto di ‘spiaggia dei valori’. Si tratta dell’esperienza dello stabilimento balneare di Punta Maria Terme in provincia di Ravenna, che dal 2018 offre una struttura non semplicemente accessibile, ma in grado di seguire i disabili gravi forme non autosufficienti, accompagnandoli in una esperienza in spiaggia e in mare che altrimenti non avrebbero mai potuto fare. Un progetto partito prima della pandemia, capace di accogliere oltre 1.400 ospiti e 2.100 volontari in spiaggia.
"Voglio inoltre ricordare – ha detto il sindaco - il progetto ‘spiaggia libera a tutti’ che apriremo proprio in questi giorni nello spazio della spiaggia libera in zona porto, grazie a un importante investimento del Comune di Rimini e della regione Emilia Romagna. Di fatto è già l’annuncio di quella ‘spiaggia dei valori’ che deve diventare progetto diffuso su tutto il territorio nazionale, facendo trasformare domani in normalità quello che oggi è straordinario".
Per riuscire su questa strada, non è tuttavia sufficiente la grande forza di iniziative singole che offrono grandi risposte, ma limitate nei numeri. Per fare diventare ordinario ciò che oggi è straordinario, la ministra ha offerto alcun punti chiave su cui il dicastero si sta muovendo nel disegnare la riforma in materia. La ministra Locatelli ha precisato di conoscere la fondatrice del progetto ravennate: "La conosco e sono al fianco e di tutti quelli che credono in questi principi. Con la sua passione ha creato un percorso che sta diventando un modello. Stiamo lavorando affinché possa diventare un modello per il turismo accessibile sulle spiagge italiane". Poi si è soffermata sulla cura oggi.
"Credo che esperienze istituzionali, del terzo settore e private ci insegnano che per operare bene dobbiamo essere uniti. E per farlo dobbiamo partire dai bisogni che non uguali per tutti, quindi cercare di offrire opportunità occasioni, sevizi e risposte che siano per ognuno adeguate. Difficile, anzi fino ad oro non è quasi mai stato fatto, perché si sono date risposte con servizi standardizzati, misure uguali per tutte. Oggi la sfida per il futuro è mettere al centro la persona con i suoi bisogni e la sua facoltà di scegliere. Dare risposte adeguate. Serve dialogo tra enti e istituzioni del mondo sociale che spesso fanno fatica a divenire unite e darsi un unico obiettivo. Tutto questo lo stiamo facendo con la riforma obbligando i referenti del mondo sanitario e del mondo sociale a cooperare per dare le risposte. E’ faticoso, si’, ma abbiamo un’occasione. Dobbiamo unire le forze tra territorio, mondo privato, famiglie terzo settore, allora sì possiamo dare risposte adeguate".
Andrea Oliva