"Disagi e rifiuti nella stazione da incubo"

Opposizione sulle barricate dopo alcune segnalazioni: "Lo scalo è invaso dall’immondizia e sala d’attesa e biglietteria sono chiuse"

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Stazione ferrovia di Bellaria sempre più invasa dal degrado, con rifiuti in bella mostra sulle banchine di attesa per i passeggeri, la ’perla’ della sala d’aspetto chiusa, e la biglietteria ’sparita’, sostituita da quella automatica all’esterno che funziona però a singhiozzo (c’è chi si è beccato una multa perché non ha potuto fare il biglietto per il quale la macchinetta ’prendeva’ solo monete). Un lungo cahier des doleances quello che segnalano gli utenti dello scalo, non soltanto studenti, ma anche persone che scelgono il treno per fare rotta verso Rimini, Ravenna o Bologna, incappando tra non pochi disagi. Sui problemi della stazione interviene anche il capogruppo Lbs, Gabriele Bucci: "Ci giungono lamentele– attacca – in conseguenza della chiusura dei locali della nostra stazione ferroviaria. Questa riguarda sia lo sportello di biglietteria – il che non sarebbe un problema insormontabile grazie alla bigliettazione automatica all’esterno – e, soprattutto, la sala di attesa che rimane chiusa. Problema non da poco, considerate le basse temperature di certi periodi dell’anno". "In passato – ricorda Lbs – erano gli stessi tassisti ad averne le chiavi ed erano loro ad aprire e chiudere la sala agli orari prefissati. Poi arrivò Turismhotels a offrire un ulteriore ausilio per una rivitalizzazione dell’edificio ferroviario. Ed era cosa positiva, visto che l’uso agevole della stazione è non solo un servizio necessario all’incentivazione dell’uso del mezzo pubblico ed un ausilio alla mobilità studentesca, ma resta anche un gran biglietto da visita per gli ospiti della città". Che fare per riaprire i battenti? "Per riaprire la sala – afferma Bucci – basterebbe un piccolo budget per le forniture energetiche di luce e gas al fine di assicurare i livelli minimi indispensabili. A risolvere il problema basterebbe un po’ di buona volontà, un piccolo accordo fra Comune e Ferrovie, con una contenuta contribuzione reciproca. Mi rifiuto di credere che, con tutto quello che l’amministrazione comunale spende in termini correnti, non si possa trovare questa piccola somma. E, magari anche quella per un modesto pannello fotovoltaico in grado di produrre energia pulita per illuminare le stanze. Sarebbe dimostrazione di buona volontà che spingerebbe le Ferrovie a fare altrettanto. E, perchè no, a persuadere i tassisti a dar quella piccola mano che davano in passato per aprire e chiudere i locali ad orari predeterminati".