Discarica negata, il Comune vince la battaglia

I giudici annullano il risarcimento di 200mila euro preteso dalla Globo e la condannano a pagare le spese legali

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Il Comune di Santarcangelo ha agito correttamente, quando ha negato la possibilità di realizzare una discarica nell’ex cava di Ciola Corniale. E non dovrà versare un solo euro di risarcimento alla Globo, l’azienda proprietaria dell’area che aveva ingaggiato una lunga battaglia legale con l’amministrazione. Così hanno deciso i giudici del Consiglio di Stato, che hanno ribaltato la sentenza del Tar di un anno fa.

Nel verdetto, i giudici del Consiglio di Stato ritengono "infondato" il risarcimento a favore di Globo. Il Tar aveva condannato il Comune a pagare circa 200mila euro, che era comunque una somma molto inferiore rispetto ai 2,5 milioni che l’azienda pretendeva per la mancata realizzazione della discarica. Per il Consiglio di Stato l’amministrazione non deve versare neanche quelli perché "non c’è nesso di causalità" tra gli strumenti urbanistici con i quali il Comune, all’epoca, negò la possibilità di realizzare una discarica, e "il danno lamentato da Globo". Questo anche perché la società, dopo il diniego del Comune, "non ha presentato alcun progetto per l’ex cava di Ciola". Si chiude in questo modo definitivamente la vicenda, con la Globo condannata dai giudici a pagare 10mila euro di spese legali al Comune. La sentenza, secondo l’amministrazione di Santarcangelo, "conferma la bontà della decisione presea per la salvaguardia dell’ambiente, in un contesto che sarebbe stato compromesso dall’attività di una discarica". Il Comune ricorda che "era stata assicurata alla Glogo la possibilità di intraprendere altre attività nell’ex cava", che però dovevano essere finalizzate "al recupero naturalistico dell’ex cava".

La sindaca Alice Parma rivendica con forza la scelta dell’epoca (nel 2009) , poi ribadita con atti successivi dal Comune, l’ultimo dei quali nel 2019. "La sentenza del Consiglio di Stato riconosce pienamente le ragioni dell’amministrazione comunale – osserva la Parma – concludendo una vicenda annosa con un esito assolutamente positivo sotto tutti i punti di vista". Non solo quello ambientale: se fosse stata confermato il verdetto del Tar di un anno fa, il Comune avrebbe dovuto pagare 200mila euro di risarcimento alla Globo. Che invece non vedrà un euro.