Rimini, nuova vita per l’ex discoteca Paradiso. Ma niente balli

Presentato in Comune il progetto di riqualificazione. La proprietà: "Diventerà un centro dedicato alla cultura e all’arte"

Una foto storica della discoteca Paradiso a Rimini

Una foto storica della discoteca Paradiso a Rimini

Rimini, 31 maggio 2022 -  Bentornati in Paradiso. Ma dello storica discoteca, che è stata per quasi mezzo secolo uno dei locali simbolo di Rimini e della Riviera, resterà (forse) solo il nome. Niente più balli sulla collina di Covignano: il Paradiso diventerà un moderno centro per l’arte e la cultura, che ospiterà mostre e conferenze, eventi e presentazioni. Così ha deciso la Filo srl, la società che si è assicurata all’asta il Paradiso, nell’ottobre del 2018, per 985mila euro. E’ stato un affare per la società (la prima asta partì da 3 milioni), che ha atteso anni prima di finalmente di presentare il progetto per l’ex discoteca. Un progetto  che è stato depositato proprio ieri negli uffici comunali.

"Per decenni il Paradiso è stato un luogo simbolo dell’immaginario riminese, che ci ha fatto conoscere in tutta Italia e nel mondo – premette Gabriele Baschetti, il commercialista socio dello studio Skema e amministratore unico della Filo srl – E oggi vogliamo restituire alla città un luogo che racconti la nuova dimensione di Rimini e della Riviera. Non sarà più una discoteca o un luogo di spettacolo, ma uno spazio innovativo, e soprattutto a impatto zero per la collina di Covignano".

Il progetto di riqualificazione è stato affidato a Eduard Mijic, architetto che ha già collaborato alla progettazione del Palacongressi di Rimini e ad altri importanti opere. Lo studio Mijic è affiancato nella progettazione dal Polistudio e dalla Società di ingegneria srl. Il piano prevede la costruzione del ‘nuovo’ Paradiso a partire dall’edificio esistente, che pertanto non sarà demolito ma recuperato. Una grande terrazza panoramica con tanto verde sarà il nuovo tetto del Paradiso. Il giardino verrà sistemato e migliorato, mantenendo gli alberi esistenti e piantandone altri.

Nel progetto presentato dalla Filo, per ora, non sono previste attività commerciali di alcun tipo all’interno dell’edificio: né ristoranti, né hotel e centro benessere, come pareva in un primo momento. Questo non significa che non ci saranno. Dipenderà, molto, anche da come andrà avanti il confronto con Palazzo Garampi. "Attendiamo le valutazioni del Comune – conclude Baschetti – per poi, una volta ottenuta l’approvazione, passare alla fase della programmazione dei lavori". L’investimento sarà di diversi milioni di euro. Ma il ritorno del Paradiso merita fino all’ultimo centesimo.