Discoteche aperte Rimini, il Classic torna in pista: "Si entra col Green pass"

Dopo un anno di stop il locale riparte domani con musica e aperitivi. Il gestore: "Niente balli e rigidi controlli all’ingresso sul pubblico"

Jo Squillo al Classic durante una delle ultima serate del locale prima della chiusura

Jo Squillo al Classic durante una delle ultima serate del locale prima della chiusura

Rimini 16 luglio 2021 - Il Classic brucia tutti sul tempo e riapre "soltanto a chi esibirà il Green pass". Mentre il governo ancora non ha deciso se e quando riaprire le discoteche e si sta discutendo di imporre il Green pass anche per l’accesso a concerti, eventi, cinema, il locale riminese, torna in pista dopo quasi un anno e spalanca le porte al pubblico. "Lo faremo seguendo regole ferree, convinti che non ci sia bisogno di aspettare una legge per garantire un intrattenimento sicuro", dice Paolo Dettoni, il presidente dell’associazione che gestisce lo storico locale famoso in tutta Italia per le serate rivolte al pubblico gay (e non solo) e gli after hour.

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Quindi domani sera potrà entrare al Classic solo chi ha già il Green pass? "Sì: senza il certificato vaccinale o, in alternativa, l’esito negativo di un tampone fatto nelle ultime 48 ore, si resta fuori. Saremo intransingenti. Avremo all’ingresso due nostri collaboratori che si occuperanno solo di questo: faranno i controlli e verificheranno i certificati. Ci siamo preparati a lungo perché tutto fili liscio domani sera". Come ha reagito il pubblico? "Qualcuno ci ha contestato anche sui social, dicendo che abbiamo messo restrizioni non previste dalla legge, almeno in questo periodo. Ai critici e agli scettici rispondiamo che la nostra è stata una scelta difficile, ma che in coscienza non potevamo fare diversamente. Il virus continua a circolare, la salute deve venire prima di tutto. Non ci può essere divertimento se non c’è sicurezza. Ma quelli che ci contestano sono una minoranza: in tanti hanno capito e apprezzato". Le discoteche restano chiuse, per decreto, e nemmeno si sa se riapriranno. I locali riaperti propongono cene con concerti e spettacoli dal vivo, senza il ballo. Sarà così anche al Classic? "Intanto il Classic, è bene ricordarlo, non è una discoteca, ma un circolo privato dove entra solo chi ha la tessera di socio. Ma il ballo attualmente è vietato, in tutti i locali, e nemmeno noi faremo ballare il pubblico. Organizzeremo le serate a bordo piscina, avremo dei deejay e musica di sottofondo, e si potrà mangiare e anche solo bere un aperitivo. E’ chiaro: anche noi non vediamo l’ora che si possa tornare a ballare, ma fino a quando non sarà possibile proporremo eventi con questo format". Le richieste stanno già arrivando, o l’obbligo del Green pass frena le prenotazioni? "Non saprei quantificare, ma di prenotazioni ne arrivano di continuo. Siamo chiuso dal Ferragosto del 2020, il pubblico ha voglia di tornare al Classic e divertirsi, e molti hanno condiviso il protocollo che abbiamo adottato. In fondo abbiamo solo anticipato i tempi: sono sicuro che arriveremo presto all’obbligo del Green pass per l’accesso in tanti luoghi di aggregazione, e non solo nelle discoteche. E’ giusto così: purtroppo non siamo ancora usciti dall’emergenza, e proteggersi è fondamentale". Lei è vaccinato? "Ho fatto la prima dose di Astrazeneca e presto farò la seconda". Non ha chiesto di cambiare il vaccino per il richiamo, come tanti invece hanno fatto? "No, preferisco completare il ciclo vaccinale con Astrazeneca. Mi sento più sicuro così".