Discoteche coronavirus Rimini. Altromondo, Carnaby e Life restano chiuse

Non apriranno le tre storiche discoteche che non hanno spazi all’aperto. I gestori: "Per noi è un vero colpo al cuore, mai accaduto nella nostra storia"

Enrico Galli a destra nella foto

Enrico Galli a destra nella foto

Rimini, 11 giugno 2020 - Se Zanza fosse ancora tra noi, non saprebbe dove fare serata in un’estate senza Altromondo, Carnaby, Life. Sono tante le discoteche che dovranno restare chiuse, in quanto sprovviste di spazi esterni. Che sono gli unici, nell’estate post Covid, in cui sarà consentito ballare. Il protocollo varato per le discoteche parla chiaro: il ballo sarà autorizzato soltanto nei giardini e negli spazi all’aperto dei locali. Salve le discoteche di Misano (che si erano già attrezzate per ripartire con la ristorazione), l’ex Prince di Riccione e poche altre.

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A Rimini resteranno al buio, per la prima volta dopo 50 anni, le piste di locali come l’Altromondo, il Carnaby e il Life. "L’Altromondo non ha mai saltato la stagione da quando ha inaugurato nel 1967. Ma è impossibile riaprire – allarga le braccia Enrico Galli – Il nostro locale è completamente al chiuso, non ha spazi esterni. E anche se le restrizioni dovessero cessare dal 31 luglio, sarà impossibile riaprire. Non ci sarebbe tempo per programmare gli artisti, fare promozione e organizzare i pacchetti turistici, sempre che ne vengano di turisti. La stagione è persa". Per Galli questo doveva essere il primo anno in pista al Cocco (il Cocoricò), "ma anche qui il problema è lo stesso: non abbiamo spazi esterni. Al Cocco non saremmo comunque pronti: per completare il cantiere, interrotto a causa dell’emergenza sanitaria, servono ancora due mesi di lavori".

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Thomas Agostini, titolare del Life, l’estate la passerà tutta nella sua pizzeria (il Cortile in centro): "E’ un colpo al cuore: dal 1971 il Life non ha mai saltato un’estate. Ma il nostro locale è tutto al chiuso, non ci sono le condizioni per aprire. Vorrà dire che festeggeremo la 50esima stagione l’anno prossimo". Ennio Sanese, patron del Carnaby, spera che "in luglio si allentino le restrizioni. Per ora non apriamo: è impossibile. Ed è un vero peccato". Ha già riaperto invece il Coconuts, e sabato ripartirà il Frontemare. "Il nostro format è quello della cena-spettacolo – spiega Maurizio De Luca – e ripartiamo con quello. Ma il 18 e il 19 giugno inauguriamo la stagione con i deejay: da noi si potrà ballare nel giardino".