Discoteche sicure, feste delle superiori a rischio a Rimini. I ragazzi vanno dal questore

Per ragioni di sicurezza si cercano locali adatti

Discoteca gremita

REGGIO FUORI ORARIO.

Rimini, 17 dicembre 2018 - Corsa contro il tempo per salvare le feste di alcuni istituti superiori. Il caso si è aperto giovedì scorso quando il questore ha invitato i titolari dei locali in provincia per dettare la linea. E in quella riunione il titolare per il Peter Pan ha annunciato che la disco si sarebbe tirata indietro dall’organizzare le feste di più istituti, quattro in tutto, nel periodo che precede il Natale, eventi attesi al Peter Pan e al Pascià.

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Ma sui social del cambio di programma poco o nulla si trova nei profili dei ragazzi che si stanno preparando a festeggiare. Come andrà a finire lo si vedrà nei prossimi giorni perché i giovani organizzatori stanno cercando in tutti i modi di non annullare le feste tant’è che si sono recati in questura per parlare con il questore Maurizio Improta.

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I ragazzi hanno chiesto una sorta di ‘consulenza’, rendendosi disponibili a organizzare feste che rispettino in tutto e per tutto le prescrizioni giunte nell’incontro di giovedì, per evitare qualsiasi rischio dopo la tragedia di Corinaldo.

Al momento si stanno cercando altri locali che possano ospitare gli eventi. Non sono le uniche feste che rischiano di saltare. Tra i gestori di locali e discoteche sono già emerse altre defezioni. La festa per i cinquant’anni del Jolly è già saltata in attesa di capire, ha spiegato il titolare Francesco Pula, se è possibile aumentare la capienza della struttura oggi ferma a 300 persone.

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Le disposizioni dettate dalla questura potrebbero portare anche a ridimensionare le serate del Cocoricò, come ha annunciato Fabrizio De Meis, nel periodo di fine anno. Per i locali, la situazione che si sta creando è penalizzante, ribadisce il presidente del Silb, Gianni Indino.

Asia Nasoni
Asia Nasoni

«Per le feste degli istituti superiori si stanno cercando altre sedi. Ci sono alcuni locali disponibili - premette Indino -. Altre feste sono già saltate, come l’anniversario del Jolly, e altri stanno verificando se annullare o meno altri appuntamenti. Ma questo può essere solo l’inizio, visto che stiamo pensando se restituire le licenze». Per il presidente c’è anche l’aspetto economico da non sottovalutare.

«Quello che sta accadendo sta creando un danno enorme al territorio. Sta passando il messaggio che i nostri locali non sono sicuri, assurdo. Ma le commissioni di vigilanza fino a oggi cosa avrebbero fatto? Si mette in discussione il loro lavoro. Sembra che fino a oggi non si è fatto nulla, ma non è così. Non siamo degli untori. Sono settant’anni che ospitiamo clienti e turisti nei locali, e non è mai accaduto nulla. Oggi al contrario sembra che nei nostri locali si rischia.

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E’ un messaggio fuorviante perché non è vero. E’ ovvio che noi siamo pronti a sedersi a un tavolo, ma per capire come e dove migliorare, basta imperativi. Assistere a spiegamenti di forze dell’ordine e cani antidroga in un locale dove c’erano 600 persone quando la capienza è di 1.600, e sono clienti di 50 e 60 anni, è incredibile. A quando i controlli in quelle strutture che non sono in regola? Quando i locali che rispettano le norme avranno chiuso, dove andranno i giovani? Io non ci sto, basta, non siamo delinquenti e pensare che non ci curiamo della salute dei ragazzi è una grande offesa».