Discoteche coronavirus Rimini, la rivolta del liscio "Niente balli con le nuove norme"

L'assessore Sadegholvaad contro il divieto del ballo di coppia: "Penalizzati gli anziani"

L'assessore Sadegholvaad e il sindaco Gnassi durante il Gran premio del ballo liscio

L'assessore Sadegholvaad e il sindaco Gnassi durante il Gran premio del ballo liscio

Rimini, 10 gugno 2020- Bene i protocolli per far tornare in pista anche le discoteche e i locali da ballo, tra i più colpiti dall'emergenza sanitaria. "Una boccata d’ossigeno per le tante imprese del rRminese che già da settimane, nonostante l’assenza di certezze, hanno cominciato a riorganizzarsi e reinventarsi per offrire un nuovo servizio in una stagione che sarà necessariamente di transizione", osserva l'assessore alle Attività economiche di Rimini Jamil Sadegholvaad, commentando le linee guida uscite in queste ore. Convinto che le discoteche della Riviera sapranno attrezzarsi di fronte alle nuove regole, ma critico rispetto alle disposizioni che riguardano il mondo delle balere e dei luoghi dedicati ai balli di coppia. "Come spesso accade si incappa in incogruenze e paradossi che hanno anche risvolti sociali non trascurabili.

Le linee guida infatti consentono di poter ballare solo all’aperto, mantenendo due metri di distanza. Di fatto niente balli di coppia, niente liscio e balli lenti, nel rispetto del principio del distanziamento sociale. Sì alla macarena, ma niente giri di valzer, sì a danze scatenate, ma ad almeno due metri di distanza".

"Pur comprendendo la logica che sottiene a queste linee guida - continua l'assessore -  sfugge a questi ragionamenti una fascia di pubblico per cui il ballo rappresenta un’insostituibile occasione di socialità: mi riferisco ai non più giovanissimi per i quali l’appuntamento al circolo per fare qualche giro di pista è un appuntamento irrinunciabile. Ho avuto il piacere nella mia esperienza di amministratore di girare e conoscere le realtà dei centri ricreativi e centri anziani, una rete molto attiva nel nostro territorio e preziosa per il servizio che offre alla fascia più vulnerabile della nostra comunità. E’ la fascia maggiormente da tutelare e che deve avere la priorità anche nelle strategie di prevenzione post-Covid, ma crediamo che poter consentire almeno ai congiunti di poter continuare a danzare nei contesti di ritrovo sia importante per mantenere quella rete di legami indispensabili per il benessere delle persone più anziane”.