Discoteche Rimini, la provocazione. "Le trasferiamo a San Marino"

La provocazione del sindacato dei locali dopo il prolungamento dello stop al ballo. Intanto la Motogp fa festa sul Titano

L'immagine di una festa

L'immagine di una festa

Rimini, 7 settembre 2020 - Niente sconti alle discoteche. Lo stop ai balli è confermato fino alla fine del mese con il nuovo Dpcm, che ha prorogato la disposizione al 30 settembre. Mercoledì i giudici del Tar, dopo aver respinto la richiesta di sospensiva del Silb, dovranno pronunciarsi sul merito del ricorso, ma le speranze del mondo della notte di tornare in pista prima della fine del mese sono ridotte al lumicino. Intanto però si continua a ballare a San Marino, dove non ci sono divieti di ballo anche se la nuova ordinanza introdotta la settimana scorsa ha imposto l’uso della mascherina.

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Proseguono le feste per gli appassionati di balli latino-americani (l’ultima venerdì scorso al Podere Lesignano). E la sera del 12, in occasione del primo dei due Gran premi del Motomondiale a Misano, si terrà sempre a San Marino la festa ufficiale Musica & Motori per la Motogp. Si svolgerà nell’arena del parcheggio 7 (Cava degli Umbri), e sarà organizzata in collaborazione con il Musica di Riccione, che ha finito di scontare i cinque giorni di stop forzato, imposti dai carabinieri dopo aver sorpreso alcuni clienti a ballare in pista. Tra gli ospiti deejay del calibro di Jamies Jones e Marco Faraone, la festa andrà avanti fino alle 4 del mattino. L’ingresso sarà riservato solo ai maggiorenni, l’evento sarà organizzato "nel rispetto delle norme di San Marino", che prevedono appunto l’uso obbligatorio di mascherine anche negli spazi all’aperto, quando non è possibile rispettare la distanza o c’è comunque il rischio di assembramenti.

Per Gianni Indino, presidente riminese e regionale del Silb (il sindacato dei locali da ballo), "non è possibile che a 20 chilometri dalla costa si possa tranquillamente fare ciò da noi è vietato per legge. Se si dovesse continuare in questo modo, come faremo a spiegarlo ai gestori delle discoteche che si trovano a distanza di pochi chilometri? Dovremo dare un’imbiancata ad alcune strutture sammarinese abbandonate e spostare tutta l’attività invernale di intrattenimento oltreconfine? E’ una provocazione, ovviamente. Noi siamo per la libertà d’impresa e appoggiamo chi sceglie di intraprendere un’attività creando posti di lavoro, ma vorremmo poter continuare a farlo sul nostro territorio contribuendo all’offerta turistica e all’appeal della Riviera".

Alla luce della proroga dello stop ai balli, per il Silb è urgente sedersi intorno a un tavolo per prevedere un ristoro economico per le discoteche. Perché "gli imprenditori, nonostante abbiano l’attività chiusa per decreto, devono continuare a pagare tasse, affitto o Imu (per chi è proprietario dell’immobile). Pagano anche per servizi che non sono stati effettuati, essendo i locali chiusi. Abbiamo bisogno di un aiuto economico da parte dello Stato, di un ristoro per gli ingenti danni subiti dall’emergenza sanitaria".