Divieto di balneazione 2019 revocato, si torna a fare il bagno in Romagna

Da Comacchio a Cattolica la carica batterica in mare è scesa ai livelli consentiti

Un gruppo di bagnini brinda con l'acqua di mare per dimostrare che è pulita

Un gruppo di bagnini brinda con l'acqua di mare per dimostrare che è pulita

Rimini, 1 agosto 2019 - Dopo tre giorni di divieti e polemiche oggi si torna a fare il bagno sulla costa romagnola.  Il mare torna perfettamente balneabile sulle spiagge della Riviera, da Comacchio a Cattolica. Le analisi di Arpae (l’Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia dell´Emilia Romagna) sui 17 campioni aggiuntivi raccolti martedì 30 luglio (per le acque che il giorno precedente avevano superato i parametri batteriologici), sono risultate tutte entro i limiti di legge.

E dai risultati parziali (delle prime 24 ore) mostrano valori batteriologici già entro i limiti le ultime sette acque i cui risultati verranno pubblicati domani, venerdì 2 agosto. Sventolerà quindi la bandiera bianca, quella di balneazione in totale sicurezza, sui 110 km di costa alla vigilia del primo fine settimana di agosto.

AGGIORNAMENTO La rivolta dei sindaci: "Il mare è sano"

"Abbiamo per tradizione e vocazione molta cura dei nostri ospiti - dichiara Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo dell’Emilia Romagna - e la salvaguardia dei bagnanti è, da sempre, una priorità. Non a caso il nostro mare Adriatico è il più monitorato del mondo e il sistema di controllo costante ha permesso negli anni di classificare le acque di balneazione, risultate di qualità “eccellente” in 88 località su 97. A dare il benvenuto ai turisti italiani e stranieri del primo fine settimana di agosto ci saranno, dalla Riviera di Comacchio a Cattolica, acque limpide, perfettamente balneabili e guardate a vista da un esercito di bagnini". 

Come spiega Arpae, i superamenti dei parametri batteriologici registrati nei giorni scorsi e che hanno determinato i divieti di balneazione sono la conseguenza delle intense piogge cadute domenica 28 luglio (fino a 50 millimetri in 24 ore) che hanno colpito la nostra costa. 

I 17 punti nei quali è stato revocato oggi il divieto di balneazione sono: Comacchio (Lido Volano punto A, Lido Volano punto B); Cesenatico (Canale Tagliata Sud); Savignano sul Rubicone (Savignano); San Mauro Pascoli (San Mauro Mare Nord); Rimini (Foce Marecchia 50 m N, Porto Canale 100 m S, Ausa, Bellariva/Colonnella 1, Bellariva/Colonnella 2, Marebello/Istituto Marco Polo, Rivazzurra/Rodella, Miramare/Roncasso, Miramare/Rio Asse N); Riccione (Rio Asse S, Fogliano Marina); Cattolica (Torrente Ventena 50m Nord, Torrente Ventena 50m Sud). 

Venerdì 2 agosto saranno disponibili i risultati per le seguenti sei acque - dove per oggi resta in vigore il divieto di balneazione - che dai risultati parziali (delle prime 24 ore) mostrano valori batteriologici entro i limiti: Rimini (Rivabella Turchetta), Misano Adriatico (Rio Agina, Porto Verde/Porto Canale 100m N); Riccione (Foce Marano 50m N, Porto Canale 100m N); Cattolica (tra 1 e 2 scogliera).

La revoca del divieto di balneazione era stata anticipata già ieri dell’assessore all’Ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini: "La carica batterica è tornata nella norma, i risultati intermedi, ricevuti questa mattina (ieri per chi legge, ndr) relativi a prelievi fatti in mare martedì, vanno bene. Giovedì (oggi, ndr) saranno pronti i definitivi e la balneazione sarà ripristinata". 

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La spiaggia di Rimini in una foto d'archivio
La spiaggia di Rimini in una foto d'archivio

Divieti di balneazione, le ragioni della protesta 

L'eco mediatica dello stop ai tuffi in una parte della riviera, approdata anche sulla stampa estera, e soprattutto la tempistica dei prelievi - fatti da Arpae nella giornata di lunedì, con il divieto in corso e quindi esito scontato - aveva fatto imbufalire bagnini e albergatori. "Non è possibile che nel 2019 per colpa di una burocrazia ottusa e regole assurde – la protesta della presidente di Federalberghi Rimini, Patrizia Rinaldis –, che impongono prelievi in una giornata di divieto, la nostra immagine e la economia venga pesantemente colpita". "I giorni nei quali effettuare i campionamenti nei 95 punti della costa emiliano romagnola vengono fissati a maggio – la replica del direttore generale di Arpae, Giuseppe Bortone –. Salvo condizioni particolari, mare mosso o indisponibilità dei mezzi di supporto della Capitaneria, non è possibile modificare il calendario".

LA SCHEDA Perché con Escherichia coli è vietato fare il bagno

"Oggi vi sono nuove tecniche che in poche ore permetterebbero di avere dei campioni definitivi – insiste l’assessore Montini – ma è la legge che prevede come fare i test e quindi per accelerarli serve una modifica della legge nazionale. Chiederemo un aggiornamento delle tecniche". "Bagni vietati ma il mare è pulito, l’acqua è trasparente, si vedono granchi e pesci, è una vergogna", la rabbia del presidente della Cooperativa bagnini di Rimini sud, Mauro Vanni. 

I sindaci dei Comuni romagnoli di Cattolica, Mariano Gennari, Riccione, Renata Tosi e di Rimini, Andrea Gnassi, proprio questa mattina hanno chiesto alle istituzioni regionali dell'Emilia-Romagna che venga istituito un tavolo tecnico che verifichi le procedure di controllo della balneazione, rendendole più efficienti e conformi a definire 'in tempo reale' l'esatta condizione del mare, perché in questi giorni sono emersi alcuni 'bug', che sono "indubbiamente un problema" da risolvere.

Balneazione, monitoraggio e analisi dell'acqua

"Cambiare i criteri non è possibile perché dipende da regole stabilite in precedenza" a livello europeo e recepite a livello nazionale, "l'unica cosa possibile è che venga approvata una nuova metodologia che riduca a 24 ore anziché 48 il divieto temporaneo di balneazione". A dirlo è Carla Rita Ferrari, responsabile della Daphne Arpae Emilia-Romagna, l'ente che lunedì scorso, a seguito delle analisi già programmate in 95 punti per valutare il livello di inquinamento delle acque dell'Adriatico ne ha segnalati 23 non conformi, obbligando così  i Comuni interessati a disporre il divieto temporaneo di balneazione per almeno 48 ore, come previsto dall'attuale norma. Ferrari parla interpellata dalla Dire a margine di una conferenza stampa a Cesenatico, in Provincia di Forlì-Cesena.

"C'è stata una gran polemica per il fatto che ci sono delle date fisse per fare il campionamento ma questo lo richiede la legge, anzi la Comunità europea, per salvaguardare sia l'ambiente che i bagnanti", spiega Ferrari. E' anche vero, comunque, che "domenica è piovuto davvero molto, soprattutto a Rimini, ma non si poteva fare nulla. Queste date sono state fissate a marzo dalla Regione".