Divieto di balneazione revocato in Emilia Romagna, valori rientrati nella norma

Le analisi aggiuntive dei campioni fatte da Arpae sono infatti risultate sottosoglia. Per Giorgetti (Federalberghi): "Danno incalcolabile"

Rimini, 29 luglio 2022 - "Un episodio dovuto a particolari condizioni climatiche che ci auguriamo non si ripresenti". L’assessore All'Ambiente Irene Priolo chiude così il caso divieti di balneazione sulla costa della riviera riminese. Dopo i controlli del 26 luglio scorso che avevano evidenziato valori oltre i limiti di escherichia coli in 26 tratti tra Bellaria Igea Marina e Cattolica, e soli due punti nel resto della costa romagnola, ieri le contro analisi effettuate sempre da Arpae hanno mostrato il rientro dei valori entro i limiti. Se 500 è la soglia massima imposta dalla legge per gli escherichia coli, ha precisato l’assessore, “in generale abbiamo valori di 20 o 30, il più alto arriva a 110”. Tutto tornato nella normalità e “dalle 15 di oggi i sindaci avranno la possibilità di revocare le ordinanze di divieto”.

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"Danno d’immagine enorme per la Riviera"

Acque pulite dunque, ma resta sempre l’incognita di cosa potrà accadere il 22 agosto quando Arpae effettuerà nuove analisi. L’assessore Priolo si dice “non preoccupata” per il futuro, relegando a fatto eccezionale quanto accaduto martedì scorso ed anche il giorno successivo quando 21 dei 26 tratti riminesi erano ancora oltre i limiti. “Non posso certo escludere che situazioni possano ripresentarsi, ma l’auspicio è che questo episodio non si ripresenti”. La causa dei valori andrebbe dunque ricondotta al gran caldo, “con temperature dell’acqua costantemente sui 29 gradi”, alla siccità che ha fatto mancare apporto di acqua dei fiumi in mare, e in generale alle condizioni meteo marine.

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Resta la pubblicità negativa che la riviera riminese sta incassando non solo in Italia, ma anche sulle testate giornalistiche straniere. In mattinata la notizia è stata ripresa da testate tedesche (Kleine Zeitung e Kronen Zeitung) e spagnole (El mundo).

Gli albergatori restano in apprensione per eventuali disdette, ma su questo l’assessore al Turismo Corsini taglia corto. “Hanno il mio numero 150 albergatori, nessuno mi ha parlato di disdette. Credo invece che vi siano telefonate per chiarimenti”. Altro elemento sul quale l’assessore intende fare chiarezza è che il campionamento delle acque va nella direzione di aumentare la qualità delle acque fornendo dunque una garanzia al turista. “Da una statistica di Unioncamere, le spiagge dell’Emilia Romagna e quelle del Molise, nel 2021 sono risultate le più sicure”.

L'ira di Giorgetti (Federalberghi): "Danno incalcolabile"

"I danni economici sono incalcolabili. Abbiamo già avuto ieri sera delle disdette e temo possano arrivarne delle altre. Per noi è stato un grande danno: già prima avevamo una lieve flessione, ora questa notizia non ci voleva proprio. Recupereremo, ma ormai il danno è fatto e qualcuno dovrà pagare per questo. Per noi è stata come una bomba atomica sul periodo più importante della stagione".

Lo ha detto Alessandro Giorgetti, presidente di Federalberghi Emilia- Romagna, commentando il danno arrecato al turismo in seguito alla notizia della presenza di batteri in alcuni tratti di mare della Regione che ha portato, soprattutto in diversi punti della costa romagnola, al divieto di balneazione. "Non so quale sia la causa, ma qualcosa non mi torna. Per noi è stato completamente inaspettato: l'acqua prima era chiarissima, poi è diventata torbida. Mi auguro non sia stata una campagna per delegittimare il nostro turismo e le nostre coste. Chiederemo i danni e ci costituiremo parte civile se verrà individuato un colpevole".

I sindaci restano in attesa dei controlli del 22 agosto prossimo cui seguirà un incontro tra primi cittadini, Arpae e Regione il giorno successivo per fare il punto della situazione. Attende anche Rimini che il 26 luglio scorso, nello stesso giorno dei controlli di Arpae, si era fatta fare campionamenti nei medesimi spazi d’acqua da un laboratorio privato accreditato, ma con esiti opposti: tutti i valori erano nella norma.

I sindaci: "Evitare che succeda di nuovo"

"Il sistema di controllo e di monitoraggio dell'acqua del mare, nella nostra Regione, è tra i più puntuali e trasparenti d'Italia. Forse il più puntuale e trasparente, rendicontando pubblicamente ogni giorno e attraverso canali pubblici l'evoluzione della situazione lungo il tratto costiero da Lidi di Comacchio a Cattolica. Questo sistema è la migliore garanzia per i residenti e i turisti circa la costante qualità del mare, le cui 97 acque sono ufficialmente classificate 'eccellentì in 91 casi e 'buonè in 6".

Lo scrivono in una nota congiunta i Comuni di Rimini, Riccione, Bellaria-Igea Marina, Cattolica e Misano Adriatico dove dopo i campionamenti di Arpae del 26 luglio c'erano stati stop temporanei alla balneazione per presenza di batteri, divieti oggi revocati per il rientro dei dati nei limiti. "Stiamo dunque parlando - proseguono di un mare pulito, eccellente, controllato nel suo stato di salute passo dopo passo. Un metodo che fa scuola in Italia e non solo in Italia. Un vanto per l' Emilia- Romagna e per tutti i Comuni della sua costa".

Durante la riunione operativa di oggi, proseguono "non sono emersi elementi certi circa i motivi dello sforamento dei parametri normativi" in grado "di risolvere i dubbi del caso accaduto in assenza di qualunque causa endogena o esogena nota finora". Su questo Regione, Arpae e Ausl "devono approfondire scientificamente i fatti per individuare un'ipotesi in grado di evitare per il futuro che accadono eventi improvvisi come questo. E approfondire significa anche ripercorrere con attenzione l'intera filiera che dal prelievo in mare porta il campione in laboratorio, senza escludere a priori alcuna ipotesi".