Dopo settimane di tregua, due nuovi contagi

Si tratta di una sammarinese tornata dalle vacanze in Grecia e di una badante rientrata dal Paese di origine.

Migration

Dopo settimane di tregua, il Coronavirus torna a farsi vivo a San Marino dove nelle ultime ore si sono registrati due nuovi casi positivi, relativi a un’assistente domiciliare e a una ragazza sammarinese di ritorno dalle vacanze in Grecia. I casi Covid-19 accertati a San Marino salgono così a 701, di cui due positivi, (zero i ricoverati all’ospedale di Stato), i decessi rimangono 42, le guarigioni 657 e 9 persone attualmente in quarantena. A comunicarlo è il direttore del Dipartimento Socio Sanitario, Agostino Ceccarini durante la conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche i segretari agli Interni e alla Sanità, Elena Tonnini e Roberto Ciavatta, oltre al direttore sanitario dell’Istituto per la sicurezza sociale Sergio Rabini, la responsabile del gruppo epidemiologico Micaela Santini e l’ingegnere Andrea Silvagni della Protezione Civile. "Il numero totale dei test effettuati – spiega Ceccarini - risulta: 6.211 tamponi, 19.954 test sierologici". In apertura Ciavatta ha illustrato proprio alcune parti del nuovo decreto sulle nuove disposizioni per chi fa rientro sul Titano dall’estero, ricordando come le nuove disposizioni comportino l’obbligo per tutti i cittadini sammarinesi che rientrano da "Paesi diversi da Stati membri dell’Unione Europea – ha detto Ciavatta - Stati parte dell’Accordo Schengen, Regno Unito, Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco e Città del Vaticano", di comunicare preventivamente il proprio rientro al Dipartimento Affari Esteri o alla Centrale operativa interforze, in modo da sottoporsi al successivo test sierologico e, in caso di esito positivo, a tampone molecolare. Ribadito dal segretario di Stato agli Interni Tonnini come San Marino "non stia abbassando la guardia – spiega - ma al contrario tiene alta l’attenzione e gli organismi preposti sono attivi nel controllo del territorio".

Le nuove disposizioni, contenute nel decreto legge, prevedono infatti l’assistenza continua ad anziani e a persone disabili non autosufficienti. Fino al 31 dicembre, il rapporto di lavoro con lavoratore migrante o straniero per assistenza continua ad anziani e a persone disabili non autosufficienti in regime di coabitazione sarà ammessa unicamente attraverso apposita domanda di assunzione allo sportello assistenza assunzione badanti. Se l’assistente domiciliare è già presente nelle liste dell’Ufficio, verrà sottoposto a tampone molecolare prima dell’assunzione dell’incarico di lavoro, mentre nel caso sia scelto dalla famiglia richiedente, un assistente non in lista, dovrà effettuare una quarantena preventiva di 14 giorni a cui farà seguito il test sierologico a cui dovrà risultare negativo al Covid-19, per poter prendere servizio come assistente domiciliare.