Stazione presidiata
Rimini, 4 settembre 2022 - Un mese dopo la morte di Giulia e Alessia Pisanu, si è sfiorata un’altra tragedia sui binari a Riccione. E’ accaduto ieri, nel primo pomeriggio, quando un ragazzo di appena 20 anni ha scavalcato la staccionata della ferrovia dalle parti di viale De Amicis (zona Marano) e si è piazzato in mezzo ai binari, con l’intenzione di farla finita. Alcuni passanti l’hanno visto e hanno dato l’allarme. Sul posto è arrivata subito una pattuglia dei carabinieri. I militari hanno fatto immediatamente bloccare tutti i treni che stavano per arrivare a Riccione, e poi hanno avvicinato il ragazzo per parlargli e farlo desistere dal gesto disperato. Ai carabinieri il ventenne, un sudamericano residente della zona, ha raccontato che voleva suicidarsi a causa di una recente delusione d’amore. I militari sono rimasti con lui fino a quando il giovane si è convinto ad allontanarsi dai binari. A quel punto i carabinieri hanno chiamato la famiglia del giovane e i sanitari del 118, a cui è stato affidato. Nel frattempo i treni della linea, a causa dell’interruzione forzata, hanno inevitabilmente accumulato numerosi minuti di ritardo. La circolazione è tornata alla normalità soltanto poco prima delle 16.
Nel frattempo la Procura di Rimini è andata avanti con gli accertamenti sulla morte di Giulia e Alessia Pisanu, le sorelle di 17 e 15 anni di Castenaso travolte e uccise dal Frecciarossa alla stazione di Riccione, la mattina del 31 luglio. Il treno, che non doveva fare fermate a Riccione, viaggiava a una velocità di 200 chilometri orari. I periti incaricati dalla Procura hanno eseguito le prime verifiche sulla ’scatola nera’ del convoglio. A giorni sono attesi gli esiti degli accertamenti. La speranza è di riuscire a capire cosa è accaduto quella mattina. Perché Giulia ha attraversato i binari e, come ha raccontato il macchinista, si è poi fermata in mezzo? La sorellina Alessia ha tentato di soccorrerla, inutilmente, ed è stata anche lei travolta dal treno.