Doppio cognome per 35 bambini

Da quando i genitori possono scegliere sono solo una trentina le domande pervenute agli uffici pubblici

Migration

Da quando i figli possono avere il doppio cognome, quello del padre e quello della madre, a Rimini sono stati ‘solo’ 35 i bambini registrati con questa speciale caratteristica anagrafica, come consentito dalla sentenza della Corte Costituzionale pubblicata in Gazzetta ufficiale l’1 giugno scorso. E’ la sentenza che ha stabilito l’illegittimità di tutte le norme che riconoscono in maniera automatica il cognome del padre ai figli e dunque consente di attribuire il doppio cognome ai nuovi nati. Già dal 2016 è invece possibile unirsi civilmente nel Comune di Rimini, scelta che nei primi sette mesi dell’anno è stata compiuta da sette coppie; 41 le separazioni avvenute al 30 settembre davanti all’ufficiale di stato civile in aumento rispetto al 2021 quando furono 39. I divorzi, alla stessa data, sono stati 39. Nove invece le negoziazioni assistite trascritte per risolvere in via amichevole le controversie. Tra i servizi curati dal Comune c’è anche quello del testamento biologico (Dat). Dal 2018 nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito senza "il consenso libero e informato della persona interessata", attribuendo ai maggiorenni la facoltà di dare libere disposizioni anticipate di trattamento. Ad oggi sono state 47 le Dat registrate dallo Stato civile, a fronte delle 48 del 2021 e delle 69 di due anni fa. "L’obiettivo è quello di continuare ad essere una città libera di scegliere, in linea con quanto disciplinato dallo Stato", ha commentato l’assessore Francesco Bragagni.