Giornata da dimenticare per i viaggiatori che ieri hanno scelto di partire o arrivare alla stazione dei treni di Rimini. I disagi causati dall’incidente avvenuto la serata di domenica scorsa, lungo la linea Bologna-Rimini nel territorio di Faenza, non sono stati pochi. La circolazione ferroviaria si è interrotta per più ore in direzione Nord. E se ieri, già attorno alle 13, un capotreno dichiarava sommessamente che a Rimini la situazione stava "rientrando", allo sportello del servizio clienti, tuttavia, il silenzio sui ritardi era assoluto. Operatori, dunque, con le bocche cucite e decine le persone con lo sguardo alzato sui tabelloni a osservare i diversi treni cancellati e gli svariati ritardi che si sono sommati fino anche a 120 minuti, sia per le partenze sia per gli arrivi. Decine poi le persone in coda agli sportelli per ottenere informazioni su come procedere. "Sono partito alle 8,10 da Bologna e ho dovuto prendere l’Intercity ma alla fine per arrivare ci ho impiegato 2 ore e 20 minuti", così il signor Pini in viaggio per lavoro. Non è andata meglio a Giovanni Scarioni che ha voluto segnalare il disagio: "Sono di Bergamo ma abito a Riccione, questa mattina dovevo tornare in Lombardia, una volta a bordo del treno, subito la tratta è stata soppressa e sono rimasto bloccato a Rimini per 90 minuti. Nessuno ci ha spiegato le motivazioni, riproverò domani, non oso pensare a chi dovesse recarsi al lavoro. Dopo un’attesa estenuante sono tornato a casa, le ferrovie non hanno nemmeno organizzato un pullman sostituivo, facevano passare solo i Frecciarossa". "Speriamo di arrivare, forse arriveremo", commentano Sara e Beatrice, due studentesse fuori sede che ieri mattina hanno dovuto attendere due ore alla stazione di Pesaro per recarsi in facoltà a Rimini e poi trovare nuovamente disagi all’ora di pranzo per il rientro a casa. "Da Falconara Marittima, dovevo prendere il treno per andare a Ravenna ma la coincidenza a Rimini è stata cancellata" dice Noemi Tonini, giovane studentessa marchigiana.
Andrea G. Cammarata