E intanto in Consiglio piomba la discussa riforma previdenziale

Sessantasette i consiglieri che hanno chiesto di intervenire nel dibattito. Ciavatta: "Legge necessaria"

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Mentre fuori, con striscioni e cori, la piazza si riempie di manifestanti, a Palazzo Pubblico si ritrova la politica per la seconda giornata di lavori del Consiglio grande e generale. Fari puntati proprio su quella riforma delle pensioni, arrivata in Consiglio in seconda lettura, che tanto non piace a lavoratori e pensionati. Si riparte dal comma 6, relativo al progetto di legge presentato dalla Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, la Previdenza. Nel dibattito sono 67 gli iscritti a intervenire. In apertura spazio alle relazioni di maggioranza e minoranza, rispettivamente elaborate e lette dai consiglieri Maria Aida Adele Selva del Pdcs e Vladimiro Selva di Libera. "La proposta di articolato – legge il relatore di maggioranza Selva – è stata presentata e dibattuta lungo tutto il corso del biennio 2021-2022, secondo una serie di incontri con

organizzazioni sindacali, associazioni datoriali, forze di maggioranza e di opposizione. La particolare rilevanza della materia trattata, ovvero la riforma del sistema previdenziale, ha infatti richiesto dapprima una lunga fase di confronto, al fine dell’analisi dell’esame del quadro completo della situazione. Dalla prima lettura in Consiglio sono altresì continuati gli incontri con le parti sociali e con tutti gli interlocutori".

"Finalmente – dice il Segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta – siamo in seconda lettura e lo dico perchè c’è una necessità di introdurre le modifiche quanto prima. L’ultima riforma sulla previdenza risale al 2011 ed era un ulteriore affinamento della norma del 2005. Erano trascorsi 6 anni, dal 2011 ad oggi purtroppo sono trascorsi troppi anni, ovvero 11 anni".