Spiagge 2022 Rimini: "I rincari non sono giustificati"

Migration

"Cari bagnini, fateci capire bene: quali spese in più avete quest’anno, per aumentare i prezzi? E’ aumentato l’addizionale Irpef per mantenere calda la temperatura del sole?". Per Roberto Biagini, ex assessore e responsabile del Coordinamento nazionale mare libero, i rincari "non sono giustificabili".

Gli operatori ripetono che anche per loro sono aumentati tutti i costi, dai materiali alle bollette.

"I materiali? Parliamone... Non mi pare che lettini, sdrai, ombrelloni vengono rottamati e cambiati tutti gli anni, anzi. Queste attrezzature, come le cabine e le passerelle, vengono ‘rigenerate’ a ogni stagione con qualche barattolo di vernice e di coppale".

Insomma, i bagnini non la convincono...?

"No. Che questi aumenti siano dovuti al fatto che gli operatori abbiano bisogno di aumentare gli incassi rispetto agli anni passati, in vista degli eventuali indennizzi quando le concessioni delle spiagge verranno riassegnate attraverso bandi pubblici?".

Però i canoni demaniali che pagano per le concessioni sono aumentati.

"Sì... dell’8 per cento. Facciamo due conti: il canone medio annuo pagato da uno stabilimento a Rimini era di 8.000 euro, con l’aumento è salito a 8.640. Non mi sembra una batosta, considerando che il canone incide del 4% o 5% sui ricavi dei bagnini".

Lei proprio non fa sconti ai bagnini?

"La colpa non è solo loro, ma di una classe politica che li ha sempre assecondati e non hai mai risolto il nodo delle concessioni. Ma il nodo è venuto al pettine grazie alle sentenze europee e italiane".

ma.spa.