FEDERICO TOMMASINI
Cronaca

Ecco il codice etico dei bagnini. Questionari a clienti e dipendenti

Presentato il bilancio di sostenibilità di quattro stabilimenti balneari: sono i primi in Italia a farlo. Gli operatori: "L’innovazione passa dall’unione: lavoreremo insieme per migliorare la spiaggia".

La presentazione del primo bilancio di sostenibilità degli stabilimenti balneari, avvenuta ieri all’università: presenti anche gli assessori Frisoni e Ridolfi

La presentazione del primo bilancio di sostenibilità degli stabilimenti balneari, avvenuta ieri all’università: presenti anche gli assessori Frisoni e Ridolfi

I bagnini di Rimini pionieri della sostenibilità. Presentato il bilancio di sostenibilità di quattro stabilimenti balneari riminesi. Sono i primi in assoluto, in Italia, a compiere questo passo verso la definizione di un modello di turismo consapevole e soprattutto responsabile. Il progetto, in collaborazione con l’università di Rimini e Banca Etica, è stato illustrato ieri. Presenti all’evento anche l’assessore regionale al turismo Roberta Frisoni e gli assessori di Rimini Mattia Morolli (lavori pubblici) e Valentina Ridolfi (demanio).

Il progetto, partito l’estate scorsa ha interessato i bagni 27, 112, Rivazzurra village e 133: insieme per promuovere trasparenza, responsabilità sociale e innovazione. Un’opportunità per contribuire a un futuro sostenibile e inclusivo. Il campo di ricerca ha riguardato l’economia dell’azienda, la società e le persone e l’ambiente. Il punto di arrivo è stato il raggiungimento di tutti e 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare per quanto riguarda l’energia sempre più pulita ed accessibile, il lavoro dignitoso per tutti i dipendenti, un consumo e una produzione responsabili per contrastare i cambiamenti climatici. L’impegno dei titolari dei quattro stabilimenti si è concretizzato con la redazione di un codice di condotta aziendale da adottare nella nuova stagione che sta per iniziare, il confronto dei consumi delle singole aziende e due questionari, somministrati la scorsa estate a clienti e agli stessi lavoratori. Ai dipendenti sono state fatte domande su formazione, indice di gradimento del mestiere e compenso. Per i clienti invece domande sia sulla sostenibilità economica sia sull’immagine dello stabilimento. Un lavoro volto a migliorare l’azione dei singoli operatori nei confronti dei dipendenti e dei clienti.

I dati emersi dai questionari in ciascuno degli stabilimenti sono stati poi confrontati per trovare le criticità e una linea di lavoro comune a tutti su vari temi come il rispetto delle leggi, l’inclusività, la sicurezza sul lavoro e le relazioni personali. Il tutto per migliorare per la stagione alle porte e gli anni a venire.

"L’innovazione passa attraverso l’unione – spiegano Stefano Mazzotti (bagno La Community 27), Davide Casadei (bagno 112 Al Mare), Marco Cerri (Rivazzurra Village) e Marina Nanni (bagno 133 Giorgio) – Con questo progetto siamo riusciti ad acquisire tante informazioni in un percorso condiviso". "Dal report – proseguono – è emerso il nostro impatto sulle persone e sull’ambiente, un peso importante che abbiamo intuito parlando con loro e tra di noi. Insieme abbiamo gli anticorpi per svilupparci sempre di più, coinvolgendo in futuro anche altri colleghi. Le competenze sul territorio ci sono, le imprese anche, ora tocca a noi porre la pietra angolare per un percorso che si può fare solo se uniti".

Federico Tommasini