Economia, il futuro è passione per il bene comune

Nella sede di RivieraBanca l’ultimo incontro di un ciclo di conferenze

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Nei giorni scorsi, presso la sala conferenze di RivieraBanca a Gradara si è tenuto l’ultimo appuntamento di un ciclo di tre incontri, intitolato “Le sfide dell’oggi e il futuro dell’economia”, organizzato dalla banca assieme all’Arcidiocesi di Pesaro, Università degli Studi di Urbino, Biesse Group e Confindustria Pu. È stata l’occasione per sottolineare l’importanza per la

comunità di crescere assieme sui temi fondamentali che la interessano, nel rispetto e condivisione del concetto di "bene comune", ovvero ciò che permette all’uomo di essere sé stesso,

con una particolare attenzione, in questo momento di crisi, ai giovani, che rappresentano il futuro, e al lavoro, che è dignità per l’uomo. A moderare l’incontro è stato il direttore generale, Gianluca Conti, che ha introdotto così. "Il futuro dell’economia è passione per il bene comune. È ciò che permette all’uomo di essere sé stesso, è un bene condiviso, che vogliamo condividere. Oggi, viviamo in un contesto drammatico e, come in ogni momento di crisi, si creano delle disuguaglianze che vanno a penalizzare le fasce più deboli e si crea un grande divario tra le classi sociali. RivieraBanca, da sempre molto attenta al tema dell’economia reale, sostiene i giovani ed il lavoro".

Leonardo Becchetti dell’Università di Roma Tor Vergata e Sergio Gatti, direttore generale di

Federcasse sono stati i due illustri relatori del convegno. Becchetti ha parlato di felicità. Per la felicità, la variabile più importante è la generatività: desiderare, far nascere, accompagnare, lasciar andare. Gatti, invece, ha sviscerato i numeri del Credito Cooperativo nazionale, parlando di vera ricchezza in termini di valori e di numeri per i vari territori. Il presidente di RivieraBanca Fausto Caldari: "La nostra missione è quella di essere anche una banca sociale. Credo che questa, sia la vera sfida per il nostro futuro e per quello dell’economia civile".