"Economia locale, il 2023 sarà un anno di crisi"

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La ripresa è in atto, i dati economici principali per Rimini sono tornati ai livelli pre-Covid, ma lo scenario per il 2023 indica una crescita zero rispetto a quest’anno. Questi, in estrema sintesi, gli elementi principali dell’osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna, presentati ieri alla stampa. Partiamo dal quadro generale e dalle previsioni per l’anno prossimo. In base ai dati disponibili, l’istituto Prometeia ritiene che il 2022 si chiuderà con un aumento del valore aggiunto prodotto nel territorio del 3,2% rispetto al 2021, quando si registrò un incremento del 6,6% nei confronti del 2020, gravato dal lockdown per la pandemia. Ciò riporta in sostanza i valori al 2019. Ma per il 2023 lo scenario indica una crescita zero (addirittura -0,2% per il Riminese), in linea peraltro con la previsione estese all’Italia intera. "Da ottimista, continuo a sperare che i risultati del 2023 saranno migliori, anche perché l’export va molto bene – dice Carlo Battistini (foto), presidente della Camera di commercio della Romagna – ; tuttavia è evidente che un alto tasso di inflazione e il rincaro dei costi energetici, oltre al rialzo dei tassi, sono variabili che si ripercuoteranno anche su Forlì-Cesena. Tutto sommato, dopo il forte recupero in atto da un anno e mezzo, ci sta che rallenti la tendenza. Ma va sottolineato che le nostre imprese sono fenomenali, hanno superato gli ultimi choc e questo ci fa ben sperare per il futuro". Il rapporto mette in luce una serie di indicatori dove tiene banco il segno più. Esempio: la produzione delle imprese manifatturiere con oltre 10 addetti è aumentata del 14,6% nel secondo trimestre del 2022.