
Il segretario di Stato agli Interni della Repubblica di San Marino Andrea Belluzzi
Nel cimitero di Acquaviva a dicembre scorso non c’era disponibilità di un loculo, a Domagnano non ci posti per i loculi né per la sepoltura a terra, a Faetano i loculi sono esauriti da tempo, come a Montalbo. A Serravalle la situazione è gravissima. La nostra situazione cimiteriale è in emergenza". A fare una panoramica sui cimiteri di San Marino è il segretario di Stato agli Interni, Andrea Belluzzi nel giorno in cui in Consiglio grande e generale ci arriva per la ratifica il decreto delegato che va a modificare il Regolamento di Polizia mortuaria. "Un decreto – spiega il segretario di Stato – che ha come principale obiettivo il rinvio delle scadenze delle concessioni dei manufatti cimiteriali". Ma non solo. Il Segretario Belluzzi sta vagliando, insieme ai colleghi di governo, la possibilità di nuovi spazi. "Ho coinvolto la Segreteria al Territorio per sviluppare insieme un progetto che da una parte dia risposte per lo sviluppo di nuovi luoghi di sepoltura – spiega in aula – A Domagnano si sta procedendo, c’è stata una delibera, bisogna iniziare con lo sviluppo e la progettazione a dare risposte".
Quindi nuovi spazi, ma anche un’ara crematoria sul Titano. "La proroga contenuta nel decreto – spiega – necessaria anche in seguito all’esito non positivo della gara d’appalto avviata nel 2022 e conclusa nel 2023 relativa all’individuazione dell’impresa incaricata delle operazioni straordinarie di estumulazione di salme e resti mortali, permetterà lo sviluppo del progetto, promosso dalla Segreteria Interni in sinergia con le altre Segreterie di competenza, relativo alla costruzione di un’ara crematoria all’interno del territorio sammarinese. Tale impianto consentirebbe di incentivare la pratica della cremazione, anche di salme non mineralizzate, e di rendere più sostenibile sul lungo termine la gestione degli spazi nei cimiteri della Repubblica". Come ulteriore incentivo alla cremazione, "si propone l’aumento degli anni di concessione degli ossari, da 20 a 40 anni. Lo slittamento delle scadenze delle concessioni permetterà l’urgente e non più rinviabile costruzione di un ampio numero di loculi ossari in tutti i cimiteri della Repubblica e la realizzazione di alcuni ampliamenti laddove possibile. Quello dell’ara crematoria è un tema da smarcare, in ragione dei dati. Non è una scelta già definita, farà parte di un insieme di iniziative per dare risposta di diversa natura perché di diversa natura sono le sensibilità. Non si può imporre niente a nessuno, assolutamente. Però si possono incentivare e accompagnare determinate iniziative".