Il tatuaggio non frena Bastianini, tornerà a correre per la Polizia

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso del pilota riminese

Il pilota riminese Enea Bastianini, vice campione del mondo in Moto3 (Ansa)

Il pilota riminese Enea Bastianini, vice campione del mondo in Moto3 (Ansa)

Rimini, 18 febbraio 2017 - Enea Bastianini torna in sella con le Fiamme Oro. Lo ha disposto il Consiglio di Stato che ha dato ragione al pilota riminese, dopo la sentenza del Tar del Lazio che lo aveva mandato ‘fuori pista’. Al centro della questione ci sono un concorso e un tatuaggio.

Il concorso è quello che viene bandito un anno fa dal ministero dell’Interno per l’assunzione di 25 atleti di varie discipline (un solo pilota di moto specializzato in velocità su pista) da assegnare ai gruppi sportivi della Polizia di Stato. Partono le selezioni, si contano gare e titoli vinti nell’ultimo anno e viene stilata una griglia di punteggi. A maggio la graduatoria viene pubblicata ed è chiarissima: Bastianini è al vertice della classifica, il posto in polizia è suo. Arruolato. Almeno fino a quando non c’è il colpo di scena. Tre colleghi di Bastianini presentano ricorso al Tar. Tutti e tre sollevano la questione del tatuaggio sull’avambraccio del riminese: un alieno e una nave spaziale e naturalmente il numero 33 con il quale corre in pista («E’ un simbolo che mi rappresenta e al quale tengo molto», spiega Bastianini).

Ma tra le cause di idoneità per l’ammissione ai concorsi nelle forze dell’ordine, non si devono avere tatoo sulle parti del corpo non coperte dall’uniforme. Il Tribunale amministrativo regionale accoglie solo uno dei tre ricorsi presentati, quello del pilota ravennate Federico Caricasulo. Ora il vincitore del concorso è lui, Bastianini è fuori. Il pilota riminese non ci sta. «Ho partecipato e vinto per meriti sportivi – dice – Ci sono rimasto davvero male». La ‘gara’ in Tribunale prosegue e Bastianini si appella al Consiglio di Stato che proprio negli ultimi giorni ha di fatto ‘sorpassato’ la sentenza del Tar.

«E’ una vittoria bella e importante – spiega l’avvocato del pilota, il riminese Leonardo Bernardini – per Enea e per la nostra città. Ne siamo orgogliosi. Il Consiglio di Stato ci ha dato ragione ed Enea ora può tornare in sella vestendo i colori delle Fiamme Oro. Lui ora è in Spagna, ma sono convinto che questa notizia rende felice lui e i suoi genitori». L’agente Bastianini, vicecampione del mondo in Moto3, ora è pronto a tutti gli effetti per il prossimo motomondiale che scatterà a fine marzo.