Erosione delle scogliere, sos per la zona di Levante

L’intervento a Ponente con la sostituzione dei massi non basta, i bagnini avvertono: "Nella zona sud di Cattolica il mare è fuori controllo"

Erosione delle scogliere, sos per la zona di Levante

Erosione delle scogliere, sos per la zona di Levante

Le nuove scogliere nella zona di Ponente di Cattolica (Nord della spiaggia di Cattolica) hanno retto all’urto del mare grosso di questi giorni confermando la necessità di un rinforzo delle barriere frangiflutti dopo molti anni. L’investimento della Regione da oltre 400mila euro che ha portato lungo l’arenile cattolichino migliaia di tonnellate dalla Croazia ha rinforzato quindi perfettamente le difese in quella zona ma ora c’è un altro problema: "Purtroppo nella zona di Levante (Sud della spiaggia di Cattolica) e quindi nei pressi della nuova darsena a mare da di porto e dello storico porto peschereccio – conferma Roberto Baldassarri, presidente Coop. Bagnini di Cattolica – l’acqua è arrivata fino alle cabine ed ha portato via sabbia e materiali facendo anche diversi danni. In quella zona di litorale si deve tornare ad intervenire, perché di fatto lì oramai le scogliere sono inesistenti, ricordo che addirittura una prima barriera è stata recentemente rimossa, ed una seconda barriera è oramai insabbiata quasi a riva, quindi inutile".

E’ una novità per la Regina che proprio con la nuova darsena a mare (da diporto) da quasi 20 anni pareva aver risolto il tema erosione proprio sulle spiagge di Levante, protette dalla nuova infrastruttura fino a poco tempo fa: "Ma da qualche mese non è più così – dice Baldassarri – perché oramai in quella zona le scogliere sono soffolte e ripeto, quasi inesistenti. Negli ultimi anni si pensava quasi non servissero più. Tutt’altro, si deve tornare a metterci mano come è avvenuto di recente nella zona di Ponente dopo 40 anni di attesa. Negli ultimi 6 mesi due grandi mareggiate, infatti, hanno colpito duramente proprio le spiagge a Sud del litorale cattolichino che non sono più tanto al sicuro fenomeni marini di un certo rilievo".

Nei prossimi mesi i bagnini, dunque, intavoleranno riunioni tecniche proprio per avviare un nuovo intervento: "Purtroppo pensavamo di poter stare tranquilli nella zona sud – conclude Baldassarri –, ma non è così, il meteo sempre più pericoloso e il gioco di venti e maree mette in difficoltà anche gli operatori vicino al porto".

Luca Pizzagalli