
L’assessore ai Diritti e al benessere degli animali, Francesca Mattei, invita alla prudenza i frequentatori del Parco XXV Aprile
Esche avvelenate nel Parco XXV Aprile. Sono segnalate sui social da alcuni residenti, con denunce di avvelenamenti dei propri cani dopo una passeggiata nel polmone verde dell’area urbana. L’assessore a Diritti e benessere degli animali, Francesca Mattei, annuncia un giro di vite nei controlli, e invita "a presentare segnalazioni dettagliate". "Purtroppo sono episodi che periodicamente si riprongono, non solo a Rimini – attacca Mattei –. Si tratta di eventi dolosi, intollerabili, i cui responsabili, quando inviduati, vanno puniti". L’assessora ricorda che "come amministrazione comunale ci avvaliamo dell’aiuto di associazioni riconosciute che si occupano della corretta gestione degli animali in città". Segnatamente i volontari Gev, le Guardie ecozoofile: "Chiederò loro – aggiunge Mattei – di aumentare il monitoraggio e le verifiche in quell’area, che come per gli altri parchi urbani di Rimini, effettuano costantemente". L’assessora ricorda anche che all’interno del Parco XXV Aprile c’è "una delle più grandi aree di sgambamento per cani del territorio comunale". Mattei rivolge anche un invito ’mirato’ ai possessori di cani: "Quando i proprietari li portano nei parchi, e passeggiano con gli animali al di fuori delle aree di sgambamento, è bene che, come peraltro impone il regolamento comunale, li tengano al guinziaglio, o in alternativa mettano loro la museruola". Cosa che tra l’altro tutela gli stessi animali rispetto al rischio di eventuali esche. Uno dei residenti, riguardo alla specifica segnalazione di esche avvelenate, spiega che "la zona dove presumibilmente il cane si è intossicato è l’entrata di via Nataloni, la zona che dalle casette degli scout costeggia l’area ecologica, sia verso casa Madiba che verso il campo da basket".