Estate di sangue sulle strade. Otto vittime da inizio giugno: "Adriatica killer, va sistemata"

Con la morte di Valentino Bianchi e Nicolas Bartolini arriva a nove morti totali il bilancio del 2024. L’allarme del senatore Croatti: "Per la Statale servono lavori urgenti di messa in sicurezza".

Estate di sangue sulle strade. Otto vittime da inizio giugno: "Adriatica killer, va sistemata"

Con la morte di Valentino Bianchi e Nicolas Bartolini arriva a nove morti totali il bilancio del 2024. L’allarme del senatore Croatti: "Per la Statale servono lavori urgenti di messa in sicurezza".

Ha le caratteristiche di un bollettino di guerra il riassunto di un’estate nera sulle strade della provincia di Rimini. Un’estate che, da inizio giugno, si è portata via ben otto vite, per la maggior parte centauri e ciclisti. Ciclisti, come lo era Valentino Bianchi, il 58enne bellariese travolto sull’Adriatica a Viserba la mattina di Ferragosto e poi spirato nel suo letto di ospedale cinque giorni dopo. L’ultima tragedia che fa seguito all’altra recente disgrazia sull’asfalto che ha portato via ai suoi cari il 26enne di Saludecio Nicolas Bartolini, deceduto dopo essersi schiantato con la propria moto a Misano mentre viaggiava verso casa insieme alla fidanzata di 19 anni – che è ancora ricoverata in pericolo di vita –.

Numeri terribili quelli che in appena due mesi hanno raddoppiato il conto totale del 2023, arrivando a portare il complessivo di schianti mortali in provincia nel 2024 a ben nove, dieci considerando la morte di Stefano Michi, il ciclista sammarinese travolto e ucciso al confine con San Marino da un pirata della strada. E quel che più impressiona è proprio il fatto che l’80% dei sinistri mortali sia avvenuto in appena tre mesi estivi scarsi, con un’impennata di tragedie che hanno coinvolto ciclisti e centauri (in ben nove casi su dieci), mentre il triste titolo di ’strada-killer’ se lo prende la Statale Adriatica, dove tra l’altro si è verificato anche l’ultimo schianto mortale in ordine di tempo, che ha portato appunto alla morte di Valentino Bianchi.

E proprio sulla pericolosità dell’Adriatica è intervenuto anche il senatore riminese in quota Movimento 5 Stelle Marco Croatti, che in una nota ha chiarito come: "È una vera e propria strage quella che negli ultimi anni si sta consumando sulla SS16 riminese, in particolare nel tratto nord compreso tra Marecchiese e Tolemaide ed è urgente che Anas intervenga per aumentarne la sicurezza". Croatti definisce poi "inaccettabile" Inaccettabile il numero di morti e incidenti che continuano a registrarsi "su un’arteria che, con lo sviluppo urbanistico riminese, si trova a correre in mezzo alla città presentando tratti davvero molto pericolosi a Viserba e Viserbella come quello all’altezza di McDonald’s-Italia in Miniatura e quello di fronte agli ex stabilimenti Sacramora". "Rimini non può attendere i tempi biblici della variante alla SS16 – sollecita ancora Croatti –, ammesso che sia mai realizzata, e comunque anche con quella eventuale nuova arteria stradale rimarrebbe la pericolosità dell’attuale tracciato che continuerà ad essere molto utilizzato. La recente costruzione della rotonda di fronte a via Grazia Verenin a Viserbella, certamente positiva, non è sufficiente: Anas deve valutare con urgenza nuovi interventi che affrontino le criticità riminesi e i troppi buchi neri della statale adriatica nel nostro territorio, in particolare nel tratto nord". Ecco perché il senatore ha poi promesso di chiedere un incontro ad Anas, coinvolgendo anche Comune e Provincia di Rimini.