Rimini, incontro gay. Ricatto al sacerdote

Estorsione: cinque in manette. "Paga o andiamo in tv"

Prete

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Rimini, 15 giugno 2019 - Lui, 23 anni, se ne stava beatamente in vacanza, in un hotel di Marina centro a godersi l’aperitivo al sole quando sono arrivati i carabinieri e lo hanno ammanettato. Concorso in estorsione è il capo di imputazione che pende sulla testa di Norberto Beretta Fumagalli, giardiniere di Missaglia, nel Lecchese. Stando all’accusa per settimane, insieme ad altri quattro complici avrebbe ricattato un sacerdote del Bergamasco per aver avuto un incontro sessuale a pagamento, facendogli credere che il ragazzino fosse minorenne.

E per garantirsi il loro silenzio, il prete era arrivato a scucire alla banda la bellezza di oltre seimila euro. Ma giovedì i cinque presunti estorsori sono stati arrestati dai carabinieri in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Silvia Pansini del tribunale di Monza. Dietro le sbarre sono finiti Antonio Fernando Stanziano, 57 anni, di Casatenovo, Leonardo Sala di 22 anni di Bernareggio, Dario Campioni di 29 di Ronco Briantino: ai domiciliari invece è andata Sara Vassalle, 23 anni di Seregno.

La vicenda ha inizio a metà maggio. Un sacerdote lombardo cerca su un sito di incontri gay un appuntamento per un rapporto sessuale con un ragazzo. Non sa che quel peccato della carne gli costerà molto caro e non solo in termini di rimorso di coscienza.

I due uomini decidono di vedersi e si danno appuntamento. E’ uno scambio: denbaro per sesso. Ma durante il rapporto, nel luogo concordato dai due, sopraggiunge anche un’autovettura. Il prelato, spaventato dall’arrivo degli sconosciuti, paga la prestazione al ragazzo, venti euro, e ne se na in tutta fretta.

Lo stratagemma non gli serve però a sfuggire alle grinfie del gruppetto che ha già in mente, sempre stando all’accusa, un suo piano: ricattarlo. Iniziano così a tempestarlo di telefonate, dicendogli che, se non paga, riveleranno tramite stampa, foto ed altro che è un pedofilo per aver fatto sesso con un minorenne. In realtà il ragazzo, che si era prostituito, aveva più di 18 anni, ma il sacerdote, terrorizzato ad un primo incontro versa 150 euro. Le richieste di denaro però non si fermano e diventano sempre più pressanti. Ogni ora c’è una nuova richiesta di soldi.

«Se non paghi, sapranno tutti che razza di depravato che sei, tu che fai sesso con minorenni». Il prete, sempre più sconvolto e disperato, è costretto a firmare un assegno da mille euro, ma la banda non demorde. Si fanno consegnare in due tranche altri cinquemila euro. Il prete è nel panico più totale, capisce di non avere scampo, non sa più come fare e, coperto di vergogna, si rivolge ai carabinieri, denunciando il tutto. «Mi stanno ricattando», spiega. Poi aggiunge i particolari di questa estorsione a luci rosse.

Grazie agli elementi forniti dalla vittima, i militari dell’Arma riescono a risalire alla gruppetto. I telefoni inchiodano i cinque e per tutti scattano le manette dopo che il gip ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare. Anche per il ventitreenne Norberto Beretta Fumagalli che era tranquillamente in vacanza, sotto il sole di Rimini. I carabinieri gli hanno anche sequestrato il cellulare per appurare quali siano le sue reali responsabilità.