Si allarga il fronte dei cittadini riminesi coinvolti nella bufera che ha travolto Eurovita, la compagnia assicurativa finita in amministrazione straordinaria a seguito del decreto emesso il 29 marzo scorso dal Ministero dell’Impresa e del Made in Italy, su proposta dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. Un provvedimento che ha portato di fatto al congelamento delle polizze, che non potranno essere riscattate almeno fino al 30 giugno prossimo, fatta eccezione per alcuni casi come i fondi pensione. La misura si deve alla necessità di evitare una corsa allo sportello che potrebbe aggravare i conti della società. Almeno un centinaio, al momento, i riminesi che si sono rivolti allo sportello di Federconsumatori per chiedere chiarimenti, aiuto e assistenza su come sbloccare l’empasse che ha di fatto congelato i loro risparmi: cittadini che sono ora pronti a dare battaglia nel caso in cui lo stallo dovesse protrarsi ulteriormente. "I casi sono molteplici - spiega il presidente della federazione, Graziano Urbinati - andiamo dalle polizze di investimenti alle polizze vita, datate oppure meno. Tutti si chiedono cosa accadrà dopo il 30 giugno, termine individuato per il blocco delle liquidazioni. Al momento non è facile prevedere uno scenario e l’incertezza regna sovrana. Le segnalazioni al nostro centralino arrivano a decine. Ci stiamo facendo carico dei vari casi sottoposti alla nostra attenzione, fornendo assistenza e raccogliendo la documentazione. Restiamo alla finestra, in attesa di capire cosa accadrà dopo la data del 30 giugno. A quel punto valuteremo eventuali azioni da intraprendere per tutelare i diritti delle famiglie. Tra i risparmiatori che si trovano in questa situazione, ci sono diverse persone che hanno investito somme considerevoli, anche di decine di migliaia di euro. Il 27 aprile scorso si è svolto un’assemblea che è stata molto partecipata e che di ha dato il polso di quanto il problema sia particolarmente sentito anche nella nostra provincia. Vogliamo tenere la guardia alta e continueremo a lavorare per salvaguardare nel miglior modo possibile le persone che si sono rivolte a noi". Tra le principali banche di prodotti riconducibili alla compagnia commissariata figurano Fideraum, Fineco Bank e Credem: a livello nazionale, secondo le stime delle associazioni dei consumatori, si parla di una platea di circa 400mila persone sottoscrittrici di polizze.
CronacaEurovita, cittadini preoccupati "Oltre cento risparmiatori rischiano di perdere tutto"