"Ex Questura, il vero nodo è il supermercato"

"Il sindaco e quanti difendono le sue posizioni, da ultimo il Pd in chiaro ritardo, passeranno alla storia per aver lasciato l’ex Questura di via Ugo Bassi in uno stato di degrado e insicurezza, con di fronte palazzine costruite con denaro pubblico. Aspetterò tutti all’inaugurazione di quelle palazzine, nelle foto di rito ci sarà come sfondo quel mostro di cemento. Vorrò poi vedervi rassicurare le famiglie e i bambini che dovranno andarci ad abitare". È la replica al Pd da parte di Marco Da Dalto, responsabile del progetto di riqualificazione dell’ex Questura firmato dalla proprietà, Arimininum sviluppo immobiliare. Da Dalto invita i segretari Filippo Sacchetti e Fiorella Zangari a "leggere il progetto: dire che sarebbe un costo per la comunità è un’offesa che rispediamo al mittente. C’è la relazione dettagliata sui vantaggi, con l’analisi dei flussi di traffico". "Abbiamo fatto – continua – una proposta, e chiesto di discuterla. Ci è stato risposto che non c’è interesse pubblico, senza motivarlo. Risulta al Pd che sia un modo corretto di amministrare una città?" "Secondo noi il costo vero è il degrado e l’insicurezza di quella zona. Sono i 600 euro di spesa alimentare annua che i riminesi pagano in più dei bolognesi. I costi veri sono l’assenza di libera concorrenza e lo spreco di soldi pubblici per espropriare un’area che Asi cederebbe gratis. Usciamo dall’ipocrisia, il nodo è il supermercato (da tempo si parla di Esselunga, ndr) e ciò stoppa tutto il progetto. Per fermarlo, si usano regole e leggi inesistenti... la gente sa bene cos’è interesse pubblico e sta capendo che tutto è fermo perché non si vuole far aprire un supermercato".

m.gra.