Ex sindaca a processo per violenza privata

Vallì Cipriani, già prima cittadina di Montefiore, è alla sbarra accusata di aver ’boicottato’ una raccolta firme

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Vallì Cipriani al cospetto del giudice. L’ex sindaca di Montefiore Conca è infatti a processo dopo essere stata rinviata a giudizio per l’accusa di violenza privata, aggravata dall’avere agito in concorso con l’allora vice sindaco di Montefiore, Gianni Martelli, abusando i due imputati secondo l’accusa della rispettiva qualifica di pubblici ufficiali.

I fatti che sono contestati all’ex prima cittadina del comune della Valconca, ora settantenne, risalgono al luglio del 2015 – quando la Cipriani si trovava al primo anno del secondo mandato alla guida di Montefiore ed era già iscritta alla Lega Nord (passaggio avvenuto nel febbraio di quell’anno) – e sono legati alla petizione rivolta a Poste Italiane affinché l’ufficio postale di Montefiore Conca rimanesse aperto tutti i giorni.

Precisamente, il 27 luglio di quell’anno la sindaca e il suo vice avrebbero infatti costretto – sempre secondo le accuse rivolte nei confronti della donna – Cristina Sartini e Grazia Stella a togliere dall’esercizio pubblico che le due donne gestivano in paese i fogli di questa raccolta firme. Gli imputati avrebbero persino "ordinato" di gettarli sollecitando la rimozione di tali fogli con "continue telefonate, minacciando, altrimenti, la chiusura del bar", come riportato nella citazione a giudizio per l’accusa di violenza privata. Così gli imputati avrebbero costretto le titolari del bar a restituire i fogli "a Tiziana Formica, impedendo la raccolta firme organizzata da Francesco Tani, Mauro Macrelli e la stessa Tiziana Formica".

Il processo, nato a seguito di un esposto presentato in Procura per denunciare i fatti contestanti all’ex amministratrice, difesa dall’avvocato Moreno Maresi e dalla sua collaboratrice di studio avvocato Monica Morolli, vide la luce già nel 2020, successivamente agli accertamenti condotti dalla Procura nella persona del pm Stefano Celli. E nelle sedute precedenti si sono svolte anche audizioni di diversi testimoni, cittadini di Montefiore Conca, mentre la seduta che si è tenuta ieri mattina al tribunale di Rimini è terminata con un ulteriore rinvio a febbraio 2023, dpo che il teste dell’accusa non si è presentato in aula. L’imputata si è sempre professata estranea ad ogni accusa rivoltale.

f.z.