Fa razzia al Conad e prende a pugni il titolare

Il rapinatore è stato arrestato poco dopo con il bottino dai carabinieri di Rimini Porto: condannato a due anni di carcere .

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Ha due settimane di prognosi, il responsabile del Conad di viale Vespucci, dopo avere avuto a che fare con un ladro che stava scappando dal supermercato conun bel po’ di ‘spesa’. L’hanno arrestato poco dopo i carabinieri della Stazione di Rimini Porto, infilando le manette a un romeno, di 42 anni, già parecchio noto alle forze dell’ordine, ora rinchiuso nel carcere riminese dei Casetti.

La rapina si consuma mercoledì mattina, quando il romeno fa il suo ingresso nel Conad di viale Vespucci, deciso a mettere insieme gratis un bel po’ di generi alimentari. L’uomo si guarda intorno e comincia a fare incetta di merce, sicuro di rimanere confuso nella calca dei clienti che in quel momento stanno affollando le corsie. Ma si sbaglia, perchè il responsabile del supermercato ha l’occhio allenato ai ladri, e si è già accorto che quello sta facendo razzia di roba, nascondendola dove può, per poi dirigersi verso la cassa. Così gli si avvicina e lo affronta, intimandogli di rimmettere subito a posto quello che ha rubato o chiamerà le forze dell’ordine. L’altro però non ha nessuna intenzione di mollare il bottino, e colpisce l’uomo al volto con una violenta gomitata che lo fa piegare dal dolore.

Mentre il romeno prende il largo, scatta l’allarme ai carabinieri. La pattuglia della Stazione di Rimini Porto non è distante, arriva in pochi minuti e non ci mette molto a individuare e a bloccare il rapinatore. Il quale, scoprono, è una vecchia conoscenza delle divise. Mentre lui viene portato in cella di sicurezza, il responsabile del Conad è costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove i medici gli danno due settimane di prognosi.

Ieri mattina, il romeno è comparso in tribunale, per essere processato per direttissima. Visti i precedenti e la violenza consumata ai danni della sua vittima, il giudice l’ha condannato a due anni di carcere, disponendo che venisse riaccompagnato in cella.