Fabbri spinge la Raffaelli giù dal Carroccio

La Lega fa i conti con la sconfitta. L’ex segretario attacca la parlamentare riccionese: "La batosta alle elezioni è anche colpa sua"

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"La sconfitta riccionese era prevedibile e forse anche prevista, dunque oggi nessuno, in coscienza, può dolersi del risultato". Tra gli ex del Carroccio, dopo Ravaglioli ecco prendere la parola Oscar Fabbri, ex segretario a Rimini. "La carambola del dopo elezioni riccionesi continua" dice l’ex. "A Rimini la Lega non ha vinto ed a Riccione ha perso al primo turno. Da segretario comunale della Lega di Rimini, diciotto mesi fa, in una gelida e piovosa serata avevo anticipato al segretario regionale, onorevole Jacopo Morrone, la certa sconfitta del centrodestra e la conseguente perdita a Riccione qualora non si fossero assunte ‘decisioni forti’". Fabbri scende anche nel dettaglio di quelle azioni. "La sconfitta trova la sua prima ragione nel rifiuto di far crescere un gruppo politico locale, preferendo far ‘comandare’ alcuni attivisti ‘yes men’ di Rimini a Riccione, pur di mantenere il controllo certo del partito; la seconda ragione è la vacua rappresentanza parlamentare della onorevole Elena Raffaelli. Né il Comune di Riccione né la provincia di Rimini hanno tratto alcun miglior posizionamento né beneficio, neppure in termini di risorse finanziarie, per altro assolutamente necessarie per la riqualificazione e la rigenerazione del territorio oltre che per la sicurezza della città". L’obiettivo dell’invettiva dell’ex segretario è l’onorevole. Esattamente come con Ravaglioli il capro espiatorio della sconfitta porta proprio all’onorevole riccionese. "Dice la Raffaelli che ‘la Perla verde è tornata a luccicare negli otto anni della nostra amministrazione’, ma presumibilmente si tratta di una illusione ottica".

Per Fabbri è evidente invece il "tracollo" del Carroccio. "Risulta, invece, tragica realtà il tracollo del consenso della Lega a Riccione che dal 35% delle regionali è sceso al 5% delle comunali. Senza progettualità il consenso si perde con buona pace della pratica dei selfie". Al partito degli ex non è sfuggito, oltre alla percentuale ottenuta dal partito alle urne, anche il fatto che tolto l’onorevole, e il consigliere uscente Andrea Bedina, gli altri 22 candidati abbiano totalizzato 143 preferenze in tutto.

Infine arriva l’avvertimento per il segretario romagnolo. "La prossima partita è costituita dalle elezioni politiche e se nulla cambierà, alla bocciatura sicura della Raffaelli si aggiungerà anche quella del segretario Jacopo Morrone, sempre che la Lega-Salvini Premier esca indenne dalla decisione del tribunale di Milano sul ricorso di Gianluca Pini".

a.ol.