"Faccio causa al Comune se mi viene tolto il bar"

Riccione, la gestione del locale ai giardini Montanari diventa un caso: la giunta vuole un nuovo bando per tutta l’area dedicata al pattinaggio.

"Faccio causa al Comune   se mi viene tolto il bar"

"Faccio causa al Comune se mi viene tolto il bar"

"La concessione per l’impianto di pattinaggio di viale Milano non è scaduta". Dunque, se il Comune procederà con il bando per cercare un nuovo affidatario per la pista di pattinaggio ai giardini Montanari e anche per il bar, "procederò per vie legali chiedendo anche i danni". A parlare è Samuele Stefanacci, legale rappresentante della società che negli ultimi anni ha gestito il bar dei Giardini.

Un passo indietro. La precedente amministrazione aveva affidato la concessione dell’intero impianto, ovvero pista e bar, alla Polisportiva comunale. Poi la Polisportiva aveva individuato un gestore per il pubblico esercizio. Oggi la giunta vuole procedere con un nuovo bando per l’assegnazione, divisa, di pista e del bar perché, come precisato dall’amministrazione, la concessione è scaduta il 31 dicembre. "Così non è – ribatte Stefanacci – Il decreto Milleproroghe del governo ha automaticamente rinnovato a partire dal 29 dicembre le concessioni in essere delle società sportive. Dunque la concessione non è scaduta, anzi è prorogata per i prossimi due anni. Mi sorprende il silenzio della Polisportiva su un fatto simile. Scriverò alla società".

Ma Stefanacci non vuole fermarsi qui. "Il bando che vuole fare il Comune non solo contrasta la normativa nazionale, ma crea anche un grosso danno alla gestione attuale del bar e alle famiglie che ci lavorano. Se il Comune dovesse proseguire in tal senso, darò mandato al mio legale di impugnare gli eventuali bandi che danneggiano i miei diritti. Stanno mettendo in difficoltà una società con 12 dipendenti". Per Stefanacci la gestione del bar che lo vede coinvolto, visto l’accordo stipulato in passato con la Polisportiva, deve proseguire ancora. Se questo gli sarà in qualche modo vietato, sarà un danno di cui chiederà conto in municipio. "Al momento l’immobile non è vuoto, sono ancora lì e ricordo che l’apporto che la mia società ha dato per l’aggiudicazione in passato del bando è da ritenersi essenziale visto che il business plan prevedeva un investimento di 80mila euro, tutto documentato e trasmesso al Comune".

Andrea Oliva