
L’anziana ha ricevuto una telefonata
Ancora una volta, gli anziani diventano bersaglio di truffatori senza scrupoli. È accaduto ieri pomeriggio a Coriano, dove una signora anziana ha ricevuto una telefonata da un numero privato. La voce dall’altro capo del cellulare, tra pianti e finte urgenze, ha tentato di convincerla che la propria nipote era rimasta coinvolta in un grave incidente stradale e aveva bisogno urgente di denaro.
"Nonna, ho bisogno di parecchi soldi, ho fatto un incidente", avrebbe detto la truffatrice, cercando di far leva sull’emotività e la preoccupazione della pensionata. Uno stratagemma purtroppo noto, quello del “finto incidente”, ormai divenuto un copione classico nelle truffe agli anziani: si finge un parente in difficoltà per estorcere denaro.
Ma questa volta il piano si è scontrato con un imprevisto per la malvivente. La nipote reale della signora, una ragazza ventenne, si trovava proprio accanto alla nonna in quel momento. Insospettita dalla voce sconosciuta e dai lamenti al telefono, è stata lei a prendere in mano la situazione. Ha risposto con prontezza, chiedendo: "Scusi, con chi parlo?".
A quel punto, la truffatrice ha capito di essere stata scoperta e ha interrotto immediatamente la chiamata. Nessun danno, nessuna truffa: solo un tentativo fallito grazie alla presenza vigile della giovane e al fatto che la verità fosse visibile proprio lì, davanti agli occhi della vittima designata.
L’episodio, sebbene conclusosi senza conseguenze, getta ancora una volta luce su un fenomeno odioso e vigliacco: le truffe agli anziani. Persone spesso sole, fragili o non abituate a certe dinamiche, diventano il bersaglio perfetto di delinquenti che usano la paura e l’affetto familiare come strumenti di manipolazione.
È importante non abbassare la guardia. Serve informazione, serve prevenzione, e soprattutto serve una rete di vicinanza che impedisca l’isolamento. Chi ha anziani in famiglia dovrebbe sensibilizzarli a questi rischi, spiegare che non devono mai cedere a richieste improvvise di denaro, e che in caso di dubbio è sempre meglio interrompere la chiamata e contattare direttamente i propri cari.
Le forze dell’ordine, da tempo impegnate nella lotta a queste truffe, invitano a denunciare ogni tentativo e a segnalare episodi sospetti. La solidarietà e l’attenzione collettiva sono armi fondamentali per difendere chi, più di altri, merita protezione e rispetto.
Questi raggiri non sono solo reati: sono ferite morali che colpiscono la fiducia degli anziani e l’idea stessa di sicurezza quotidiana. Condannarli non basta. Dobbiamo fare di più per prevenirli.