LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Falso incidente straziante. Nonna salvata dalla nipote

La truffatrice non aveva previsto che la ragazza fosse accanto all’anziana

L’anziana ha ricevuto una telefonata

L’anziana ha ricevuto una telefonata

Ancora una volta, gli anziani diventano bersaglio di truffatori senza scrupoli. È accaduto ieri pomeriggio a Coriano, dove una signora anziana ha ricevuto una telefonata da un numero privato. La voce dall’altro capo del cellulare, tra pianti e finte urgenze, ha tentato di convincerla che la propria nipote era rimasta coinvolta in un grave incidente stradale e aveva bisogno urgente di denaro.

"Nonna, ho bisogno di parecchi soldi, ho fatto un incidente", avrebbe detto la truffatrice, cercando di far leva sull’emotività e la preoccupazione della pensionata. Uno stratagemma purtroppo noto, quello del “finto incidente”, ormai divenuto un copione classico nelle truffe agli anziani: si finge un parente in difficoltà per estorcere denaro.

Ma questa volta il piano si è scontrato con un imprevisto per la malvivente. La nipote reale della signora, una ragazza ventenne, si trovava proprio accanto alla nonna in quel momento. Insospettita dalla voce sconosciuta e dai lamenti al telefono, è stata lei a prendere in mano la situazione. Ha risposto con prontezza, chiedendo: "Scusi, con chi parlo?".

A quel punto, la truffatrice ha capito di essere stata scoperta e ha interrotto immediatamente la chiamata. Nessun danno, nessuna truffa: solo un tentativo fallito grazie alla presenza vigile della giovane e al fatto che la verità fosse visibile proprio lì, davanti agli occhi della vittima designata.

L’episodio, sebbene conclusosi senza conseguenze, getta ancora una volta luce su un fenomeno odioso e vigliacco: le truffe agli anziani. Persone spesso sole, fragili o non abituate a certe dinamiche, diventano il bersaglio perfetto di delinquenti che usano la paura e l’affetto familiare come strumenti di manipolazione.

È importante non abbassare la guardia. Serve informazione, serve prevenzione, e soprattutto serve una rete di vicinanza che impedisca l’isolamento. Chi ha anziani in famiglia dovrebbe sensibilizzarli a questi rischi, spiegare che non devono mai cedere a richieste improvvise di denaro, e che in caso di dubbio è sempre meglio interrompere la chiamata e contattare direttamente i propri cari.

Le forze dell’ordine, da tempo impegnate nella lotta a queste truffe, invitano a denunciare ogni tentativo e a segnalare episodi sospetti. La solidarietà e l’attenzione collettiva sono armi fondamentali per difendere chi, più di altri, merita protezione e rispetto.

Questi raggiri non sono solo reati: sono ferite morali che colpiscono la fiducia degli anziani e l’idea stessa di sicurezza quotidiana. Condannarli non basta. Dobbiamo fare di più per prevenirli.