Fase 2 Rimini, i locali potranno allargarsi (gratis) su strade e piazze

Il Comune vara il progetto per permettere a bar e ristoranti di recuperare coperti. Ma c'è lo scoglio della Soprintendenza da superare

Un rendering del progetto 'Rimini open space'

Un rendering del progetto 'Rimini open space'

Rimini, 8 maggio 2020 - Un aiuto concreto a bar, pub, ristoranti, che rischiano di dover rinunciare a metà dei coperti per effetto delle norme sul distanziamento sociale. E' il progetto Rimini open space, varato dal Comune per permettere ai pubblici esercizi di allargarsi gratuitamente su strade, piazze, lungomari.

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Si parte dalla zona mare. La giunta ha approvato la delibera che consente la riorganizzazione degli spazi pubblici da Marina centro fino a Miramare, lungo viale Vespucci e i viali delle Regine. “Abbiamo pensato a un progetto specifico per questi viali perché parliamo di un asse lungo oltre 6 chilometri dove sorgono centinaia di attività e di pubblici esercizi e nel quale le nuove esigenze di spazi si incrociano con un riassetto della viabilità e con un’attenzione alla bellezza e al decoro urbano – spiegano gli assessori all’urbanistica Roberta Frisoni e ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – Questa è un’azione immediata e anche dal punto di vista procedurale snella che ci consentirà di dare un’immagine omogenea e coordinata ai viali".

I gestori avranno la possibilità di posizionare tavolini per bar e ristoranti nelle aree di sosta che si trovano davanti ai propri locali, andando così a recuperare parte della capienza dei dehor che andrà persa in base alle direttive che impongono un maggior distanziamento fisico. L’ampliamento potrà arrivare fino ad un massimo del 50% della somma della superficie di somministrazione e del suolo pubblico autorizzato l'anno precedente. Per esempio: un locale di 30 metri quadrati e con uno spazio esterno di 10 metri quadrati già autorizzati, potrà ulteriormente occupare fino a 20 metri quadrati.

I posti auto destinati agli ampliamenti, stimati in poche decine, saranno recuperati nelle vie a ridosso dei viali e in aree di attestamento a monte dell’asse principale. Gli spazi aggiuntivi saranno concessi gratuitamente, si potranno mettere fioriere per delimitarli. Successivamente "andremo a regolamentare anche le altre zone della città".

Ma la Soprintendenza ha già messo dei paletti, indicando (in una circolare inviata ai Comuni) che l'autorizzazione di nuovi spazi esterni dovrà essere sottoposta a un parere. Inoltre indica prescrizioni precise, come il divieto di mettere fioriere e pedane. "Sulla zona dei viali delle Regine non serve il parere della Soprintendenza - spiega Sadegholvaad - Per il centro storico e i borghi servirà invece l'autorizzazione, ma siamo certi che l'ente li rilascerà in tempi rapidi".