Fellini dietro le quinte: la magia del Maestro in mostra al Fulgor

Gli scatti della fotografa Patrizia Mannajuolo sul set del film "La città delle donne" resteranno esposti per tutta l’estate

Migration

Omaggio al Maestro. Da ieri e fino al 4 settembre il Museo Fellini ospita (al Fulgor) la mostra fotografica di Patrizia Mannajuolo, Federico Fellini dietro le quinte. L’esposizione, su tre piani, è una raccolta di fotografie scattate sul set de La città delle donne. L’occhio discreto della fotografa coglie con attenzione momenti intimi, quasi segreti, dei mesi di set, in cui il Maestro è ritratto nelle sue mille sfumature: appassionato, concentrato, giocoso, a volte severo. Le mani di Fellini sono un tema ricorrente negli scatti esposti: "Erano il suo mezzo di comunicazione con gli attori e con il mondo – spiega la Mannajuolo –. Con queste foto ho voluto trasmettere quell’incanto che si respirava dietro le quinte dei suoi set".

Di quei momenti trascorsi in compagnia di Fellini, la fotografa racconta di essere rimasta folgorata "dalla magia che trasmetteva in tutto quello che faceva: il modo in cui seguiva gli attori e gli accompagnava, era come assistere a un meraviglioso balletto. Girare con lui era un’emozione unica". "Dai macchinisti – ricorda con affetto la fotografa –, mesi dopo aver iniziato a scattare, venni a sapere che Fellini aveva chiesto alla sua veggente se io fossi una persona con energie positive. Solo dopo la sua risposta affermativa mi permise di entrare sul set".

Patrizia Mannajuolo, napoletana, si dedica alla fotografia sin da giovanissima e collabora con registi, attori e produttori; tra le esperienze più significative la collaborazione con Roberto Rossellini e il figlio Renzo, con il quale è stata sposata fino al 1971 , per la serie televisiva La lotta dell’uomo per la sua sopravvivenza e poi con Alberto Sordi e Monica Vitti per le riprese di Io so che tu sai che io so. Le fotografie de La città delle donne di sono già state esposte nel 2018 presso la galleria d’Arte napoletana al Blu di Prussia, negli spazi espositivi dell’ex ospedale di San Rocco a Matera e, nel 2019, a Villa Fiorentino, a Sorrento.

Matilde Gravili