
Ieri mattina all’Haway di via Venezia si è generato un incendio che ha devastato la struttura. Diramata un’ordinanza per tutelare i cittadini dal fumo. In ospedale una coppia di anziani.
È annerito dal fumo e dal fuoco. Come uno stremato monolite silente, da cui escono ancora resilienti colonnine di fumo dalle finestre aperte come gli occhi di un gigante arreso. Si presenta così l’ex hotel Haway (non più in attività da anni) ai passanti che volgono lo sguardo in via Venezia a Cattolica al grande albergo di cinque piani, più piano terra, devastato ieri mattina intorno alle 7.40 da un vasto incendio che – secondo le prime ipotesi – potrebbe essersi sviluppato accidentalmente a seguito di un guasto nel vano lavanderia al pian terreno.
Un incubo di fuoco che in pochissimi istanti ieri mattina ha avvolto e bruciato l’ex albergo, mettendo in fuga i due anziani proprietari che sono risultati essere gli unici occupanti della struttura. Ottantasei anni lui, 78 lei, l’anziana coppia del posto è fuggita e ha lanciato l’allarme non appena davanti ai loro occhi è guizzato il fuoco, che in men che non si dica si è propagato a tutti i locali del piano zero, espandendosi sino al secondo, per poi devastare il resto dell’immobile con le volute di fumo nero che per diverse ore hanno flagellato i varchi e le stanze dell’hotel, addensando ampie colonne che hanno coperto il cielo di inizio estate sopra Cattolica e sono state avvistate sin dalla spiaggia.
Una mattina di fuoco e di paura, che non è diventata tragedia soltanto grazie al massiccio di spiegamento di forze da 27 vigili del fuoco in sette squadre (una parte anche da Pesaro), oltre ai carabinieri della Tenenza e i vigili di Cattolica intervenuti per chiudere il tratto di strada tra via Venezia e via Milano e procedere all’allontanamento precauzionale di oltre 130 persone vicine all’albergo in fiamme, tra occupanti dell’hotel ’Queen Mary’ – vicinissimo all’ex Haway –, un residence e alcune abitazioni adiacenti. Una evacuazione per più di un centinaio di persone che ha scongiurato che oltre ai danni, il maxi incendio provocasse anche feriti, dal momento che le uniche persone portate in ospedale dal personale del 118 sono stati solo i due anziani proprietari dello stabile in fiamme: trasferiti a scopo precauzionale per accertamenti medici legati all’inalazione di fumo.
L’amministrazione comunale di Cattolica invece ha immediatamente provveduto a emanare un’ordinanza per avvertire i cittadini delle zone limitrofe di non aprire le finestre, di non azionare i condizionatori e non stazionare davanti allo stabile incendiato. Questo per tutto il tempo delle operazioni di bonifica dei vigili del fuoco, procedute nel corso di tutta la giornata di ieri. Già in mattinata in via Venezia sono poi intervenuti anche i tecnici di Arpae per compiere le misurazioni relativamente alla qualità dell’aria dopo le esalazioni di fumo. Fortunatamente, il maxi incendio dell’ex Haway non ha fatto riscontrare ai tecnici criticità per la grande quantità di fumo prodotto dalle fiamme. La struttura è stata comunque giudicata inagibile e transennata visto anche il pericolo di crollo dovuto agli enormi danni provocati ai primi piani dall’estendersi del rogo.