“Un figlio gay? Non lo posso ammazzare”: bufera sul sindaco di Pennabilli

Mauro Giannini era ospite al programma radiofonico La Zanzara per parlare delle benedizioni obbligatorie a scuola. Arcigay annuncia una denuncia

Un Gay pride e il sindaco di Pennabilli, Mauro Giannini

Un Gay pride e il sindaco di Pennabilli, Mauro Giannini

Rimini, 24 marzo 2023 - L'Arcigay denuncerà il sindaco di Pennabilli, Mauro Giannini, per le dichiarazioni sugli omosessuali fatte l'altro ieri al programma radiofonico 'La Zanzara'.

Lo annuncia il presidente dell'Arcigay (nonché consigliere comunale di Rimini coraggiosa), Marco Tonti: "Parole intollerabili in un contesto civile e democratico. Sentire diffamare e discriminare, con espressioni poi così violente, da parte di un sindaco che dovrebbe rappresentare tutta la sua comunità fa venire i brividi".

Giannini era stato contattato da 'La Zanzara' per la parlare della sua ordinanza con cui obbliga le scuole a consentire, ai sacerdoti, le benedizioni di Pasqua. Tra un insulto e una provocazione, il discorso poi si è spostato sull'omosessualità. Giannini, incalzato da David Parenzo e Giuseppe Cruciani, alla domanda cosa farebbe se avesse un figlio gay ha risposto: "Non ci ho mai pensato perché per fortuna non ce l'ho. Se avessi un figlio gay non sarei contento ma non lo posso ammazzare".

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Si è dichiarato contro i matrimoni gay e le adozioni per le coppie omosessuali, e ha ribadito più volte che "essere omosessuali non è naturale, non è normale". Per Arcigay "la fortuna ce l'hanno i suoi figli a non essere omosessuali con un padre come quello, altrimenti la loro vita sarebbe stata un inferno - tuona Tonti - Da una figura istituzionale non possiamo sopportare questi sottintesi gravissimi e violenti". Da qui la decisione di denunciare Giannini. Secondo i legali di Arcigay si sono i presupposti per querelare il sindaco per istigazione all'odio.