Rimini, finto chirurgo estetico. Faceva ritocchi senza laurea

Un imprenditore di 33 anni è ora indagato per esercizio abusivo della professione dopo un blitz dei Nas

Ritocchi estetici (foto d'archivio)

Ritocchi estetici (foto d'archivio)

Rimini, 22 ottobre 2020 - Iniezioni di botulino per far scomparire le rughe o di acido iaulorico per riavere gote e labbra carnose. Ma a praticarle non era un medico con tanto di laurea a garantire la sicurezza delle pazienti, ma un imprenditore di 33 anni. Lui, infatti, ufficialmente vende prodotti e macchinari sanitari di ogni genere con una particolare attenzione alla cura della salute ed alla bellezza in generale. Ma quell’attività, di per sé già reddittizia in questi momenti, non gli bastava: così un giovane 33 anni, con un’azienda con sede in Valmarecchia, ha pensato bene di espandere il suo business anche all’area estetica.

D’altronde, l’eterna giovinezza è il sogno di moltissime donne ed anche diversi uomini che non riescono ad arrendersi al tempo che passa e che lascia segni inclementi sul corpo, sul viso in primis. E il trentatreenne per sfruttare questo trend, aveva creato anche una sorta di ambulatorio ad hoc nei pressi della società. E proprio all’interno di questa stanza i carabinieri del Nas di Bologna hanno compiuto un vero e proprio blitz, trovando attrezzature mediche e medicinali usati: per l’esattezza siringhe, aghi, materiali per terapine iniettive, anestetitici, fiale di sostanze botuliniche ed altre fiale per la mesoterapia. Insomma, tutti prodotti che vengono utilizzati da medici estetici o dermatologi che hanno clienti desiderosi di poter cancellare i segni del tempo per stare meglio con se stessi. Ma I carabinieri del Nas, coordinati dal pm Annadomenica Gallucci, hanno anche scoperto che l’uomo però non aveva i titoli per ’ridare’ la giovinezza a colpi di iniezioni ai suoi pazienti. In pratica l’imprenditore si sarebbe sostituito ad un dottore, facendo lui stesso trattamenti che sono di esclusiva pertinenza ad un medico. L’uomo è stato così iscritto nel registro degli indagati per esercizio abusivo della professione medica. A dare il via alle indagini sarebbe stata la denuncia di una ex cliente che avrebbe lamentato dei problemi proprio dopo una seduta di medica estetica.