Fiumi di coca in paese, patteggia il ristoratore

Spaccio a Novafeltria, contestato un solo episodio a Danilo Pavani: per lui pena di un anno, ma cadono le accuse più gravi

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In paese giravano fiumi di cocaina, venduta da spacciatori insospettabili. Fino a quando i carabinieri non avevano messo fine a quell’imponente giro di spaccio tra Novafeltria e altri comuni della Valmarecchia. Era il 2019 e l’operazione Siviglia" all’epoca aveva sconvolto letteralmente Novafeltria. Perché tra le persone arrestate (sette erano finite in carcere, altre tre ai domiciliari) c’erano parecchi volti noti in paese. A partire da uno dei principali accusati, il barbiere Giorgio Angeli. Proprio la sua bottega, era emerso durante le indagini, era diventata uno dei maggiori luoghi di spaccio. Da qui il nome dell’operazione, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Angeli nel febbraio 2020 ha deciso di patteggiare ed è stato condannato a 4 anni e 11 mesi. Nei confronti del barbiere era stata inoltre disposta la confisca dei conti correnti e di due macchine: una Porsche Cayenne e un’Opel Mokka, ora utilizzata dai carabinieri.

Al processo molti degli imputati hanno fatto la stessa scelta. E ieri, comparsi davanti al giudice Vinicio Cantarini, hanno patteggiato anche Danilo Pavani, ristoratore di Novafeltria; Francesco Giannini, macellaio di Pennabilli, e gli albanesi Gerhard Mujka e Andi Dyrmyshi. Per Pavani pena di un anno, sospesa, e multa da 3mila euro. Al ristoratore è stato contestato un solo episodio (il reato è stato riqualificato in fatto di lieve entità), ovvero la vendita di oltre 25 grammi di cocaina a Giannini. Sono state invece archiviate, su richiesta della stessa Procura, le accuse nei suoi confronti per gli altri episodi di spaccio. Tre anni e tre mesi, nonché multa da 15.400 euro, per Giannini. Infine, condannati rispettivamente a tre e a un anno Mujka e Dyrmyshi. Il primo dovrà pagare inoltre una sanzione di quasi 11mila euro, il secondo di 3mila.

Nel corso del procedimento altri imputati avevano già patteggiato o richiesto il rito abbreviato. Con le ultime condanne di ieri, il ’cerchio’ dell’indagine si è praticamente chiuso. Due anni fa, oltre ad Angeli, avevano già patteggiato Antonio Ariante (pena di un anno, sospesa), Claudio Strada (tre anni), Elton Filja (un anno anche per lui, pena sospesa), mentre Fabio Squadrani era stato condannato - in rito abbreviato - a tre anni e due mesi. Nell’udienza di ieri mattina davanti al gup, è stato disposto il rinvio a giudizio per un altro degli imputati, Gianluca Carneletto. Infine, deciso il non luogo a procedere per Lorenzo Petrucci per tenuità del fatto: era accusato di un episodio, la cessione di 3,5 grammi di cocaina ad Angeli.