"Fondi Pnrr, tutti siano coinvolti"

Il presidente della Fondazione Carim, Mauro Ioli: le decisioni non possono essere prese solo dai Comuni

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"“I fondi del Pnrr trasformeranno l’economia verso un modello di sviluppo più sostenibile, innovativo e inclusivo, con la partecipazione di tutte le forze del Paese“. Prendo a prestito le parole del presidente Mattarella per porre una questione che discende da una precisa posizione di Acri, l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio. È evidente che il Pnrr consentirà di disegnare il futuro di città e aree aggregate, avendo a mente da un lato i bisogni delle comunità locali, dall’altro una visione di prospettiva di medio-lungo termine", così in un intervento il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Mauro Ioli.

"È fondamentale che nel processo siano coinvolte – prosegue Ioli – insieme alle amministrazioni pubbliche, tutte le espressioni vitali della società, dell’economia, della cultura. Insieme si potrà dar vita a percorsi condivisi più efficaci in termini di analisi e lettura delle esigenze, di auspicabile accesso alle risorse, di costruzione del bene comune. Come Fondazione Casa di Risparmio di Rimini siamo convinti che il contributo del sistema privato costituisca una risorsa necessaria ad individuare le migliori soluzioni. Non possiamo fallire l’obiettivo di selezionare i progetti meritevoli di finanziamento, di essere tempestivi nelle progettazioni esecutive (materiali e immateriali) e nella realizzazione delle opere e degli interventi sociali in tempi ragionevoli e certificati. Il sistema associazionistico privato, se orientato al perseguimento del bene comune, può affiancare efficacemente la macchina del settore pubblico italiano, la cui modernizzazione e innovazione restano fra gli obiettivi prioritari del Pnrr. Siamo pronti a collaborare a questo lavoro e ad impegnarci, con l’esperienza che ci deriva da una storia trentennale e da una consolidata rete di relazioni, per mirare a rafforzare i presidi infrastrutturali territoriali più importanti. Si pensi, ad esempio, all’Università e al processo di innovazione che essa stimola. C’è la necessità di un lavoro progettuale concordato che la città e la provincia meritano, che è responsabilità di tutti gli attori locali promuovere con saggezza e lungimiranza. Sono ugualmente rilevanti il metodo, quindi un’alleanza per lo sviluppo su specifici obiettivi, ma anche il merito, ossia l’individuazione di progetti capaci di caratterizzare questo territorio e di renderlo più competitivo e all’altezza della sfida di questi e dei prossimi anni".