Foto a luci rosse, in carcere chi le diffonde

Il parlamento sammarinese ha approvato la legge che punisce una pratica sempre più in voga sul web

Migration

San Marino introduce il reato di ‘revenge porn’ nel Codice penale. In Consiglio è stato approvato all’unanimità il progetto di legge presentato dai consiglieri del Partito democratico cristiano sammarinese, Alice Mina e Lorenzo Bugli. Unanime anche il consenso dell’ordine del giorno presentato nel corso del dibattito sul provvedimento dal consigliere Bugli che invita le istituzioni, in particolare quelle scolastiche, a compiere un’attività di sensibilizzazione sui giovani per prevenire il fenomeno. "La diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (revenge porn) è, purtroppo, una pratica sempre più diffusa nella società attuale – recita il pdl - soprattutto con lo sviluppo e l’utilizzo dei social media, e consiste nella pubblicazione di fotografie o video che mostrano persone coinvolte in attività sessuali o in pose sessualmente esplicite senza il consenso della persona interessata". Con l’introduzione di questo reato, "gli autori e diffusori di foto e video – spiega in aula Mina – rischiano una pena consistente, la reclusione da 6 mesi a 2 anni e una sanzione da 4.000 a 10.000 euro. Sono previste attenuanti nel caso in cui il reo ha diffuso materiale senza averlo realizzato, mentre viene introdotta un’aggravante nel caso in cui le persone coinvolte siano coniugi, ex coniugi o tra loro legati da rapporto di affetto, o nel caso in cui la vittima sia una persona in condizioni di inferiorità fisica e psichica o siano donne in gravidanza". In questo caso la reclusione può essere incrementata sino a 6 anni con sanzioni fino a 12.000 euro.