"Fotovoltaico sui tetti di scuole e municipio la prima ‘scossa’ deve arrivare dal Comune"

"L’amministrazione comunale dovrà produrre energia rinnovabile". Per Riccione col cuore non è più pensabile che il ruolo dell’amministrazione comunale a fronte dell’aumento spropositato dei prezzi dell’energia si limiti ad una assistenza economica alle famiglie e imprese più colpite. Il momento richiede ben altro, come? "Sostenendo le comunità energetiche", ed anche "mettendo a frutto il potenziale rinnovabile (fotovoltaico in primis) del proprio patrimonio edilizio, dal tetto della propria casa a un’area o un edificio da recuperare". Il Comune deve diventare parte attiva “individuando gli spazi pubblici utili all’installazione di impianti fotovoltaici, come tetti delle scuole, i capannoni industriali o commerciali, le aree dismesse o meno dai privati e i palazzi pubblici". Il secondo passo dovrà essere "guardare oltre i confini comunali, contribuendo a dare vita ad un Piano energetico romagnolo dove si individuano azioni più forti, più siti per produrre i megawatt necessari per l’intera Romagna, impianti in grado di garantire benefici per tutte le città della Riviera, come garantire energia dai costi ridotti per gli alberghi o gratuita per tutte le scuole, gli ospedali e i palazzi di pubblica utilità". Riccione col cuore vuole "una rivoluzione dal basso, che realizzi l’indipendenza energetica della nostra città e punti a una transizione davvero ecologica e attenta alla giustizia sociale".