Fumo in spiaggia, Rimini pensa al divieto

Aree riservate per chi non rinuncia alla sigaretta

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Rimini, 17 febbraio 2019 - Bibione ha detto basta. Stop al fumo in spiaggia dalla prossima estate: la località balneare veneta diventerà completamente smoke free. Sarà una delle prime in Italia, ma Rimini non intende essere da meno. Perché a Palazzo Garampi stanno già da tempo ragionando su come limitare il fumo in spiaggia, a partire da questa stagione estiva.

«Non pensiamo a un provvedimento così restrittivo come quello che vuol mettere in atto Bibione, e prima di prendere ogni decisione ci confronteremo con le associazioni di categoria e gli operatori. Ma credo – dice convinto l’assessore alle Attività economiche Jamil Sadegholvaad (che tra l’altro è un accanito fumatore, ndr) che si debba fare un salto di qualità anche sulle nostre spiagge. Lo dobiamo ai tanti non fumatori che frequentano i nostri stabilimenti balneari, che sono la stragrande maggioranza».

A quale tipo di provvedimento sta pensando il Comune di Rimini?

«Non vieteremo completamente il fumo in spiaggia. Pensiamo di individuare in ogni stabilimento zone riservate ai fumatori. Un po’ come avviene nei pubblici esercizi da quando è entrata in vigore la legge sul divieto di fumo: i locali che vogliono far fumare al loro interno deve avere un’area riservata».

Sarà predisposta un’ordinanza ad hoc per far rispettare il divieto?

«Se andremo avanti con il progetto sì: ci sarà un provvedimento inserito nell’ordinanza balneare 2019 che impone ai titolari degli stabilimenti di individuare le aree riservate ai fumatori. Non sarà un semplice invito, ma un obbligo per i bagnini realizzarle e far rispettare la norma».

Chi verrà beccato a fumare sotto l’ombrellone o comunque non nella zona riservata ai fumatori, rischierà la multa?

«L’idea è questa. Una volta raggiunto l’accordo ed emanata l’ordinanza, prevederemo anche la sanzione per chi non la rispetta».

Rimini non rischia di perdere in questo modo tanti turisti che non vogliono rinunciare alla sigaretta in spiaggia?

«Non chiediamo di non fumare, ma solo di farlo negli spazi appropriati. E lo dico da fumatore convinto. La nostra spiaggia è fortemente antropizzata, con pochi spazi tra un ombrellone e l’altro, tra un lettino e l’altro. E’ una questione di civiltà, e anche di rispetto per chi non fuma: si tratta di migliorare la convivenza al mare. Basta uscire dall’Italia e andare in Thailandia o a Dubai, soltanto per fare un paio di esempi, per trovare spiagge smoke free. E la decisione presa ora da Bibione dimostra che, da questo punto di vista, si può fare molto di più in Italia».

Proprio a Bibione da diversi anni era stato già sperimentato il divieto di fumo in alcune zone della spiaggia: dalla prima fila di ombrelloni fino a riva. Ma quest’anno il divieto sarà esteso a tutto il litorale. Pasqualino Codognotto, il sindaco di San Michele al Tagliamento (il comune della spiaggia di Bibione) è convinto che possa funzionare. Anche perché l’iniziativa «è sostenuta anche da tutti gli operatori turistici, siamo certi che i fumatori sapranno cogliere questa opportunità». A Bibione ci si potrà accendere una sigaretta solo nei chioschi e sul lungomare, ma non sulla sabbia.