Furto di informazioni. Sospeso dal servizio agente di polizia

Un ex agente di polizia è stato accusato di aver sfruttato la sua posizione per accedere a informazioni sensibili. Il Tar ha rigettato il ricorso, confermando la sospensione dal servizio per un mese.

Era accusato di aver sfruttato la propria posizione di poliziotto all’epoca dei fatti (gli anni tra il 2012 e il 2016) in servizio alla questura di Rimini e le credenziali in suo possesso per accedere alla banca dati telematica della polizia di Stato, prelevando una serie di informazioni sensibili sul conto di varie persone (anche esponenti della criminalità organizzata), che sarebbero poi state cedute a soggetti terzi, incluse delle agenzie investigative. L’agente, oggi in pensione, era stato coinvolto in un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna per cui – in accoglimeno della proposta del consiglio provinciale di disciplina di Rimini – era arrivata a maggio 2021 anche la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per un mese. Una sanzione che nel frattempo l’agente, difeso dall’avvocato Mariagrazia Rua, aveva impugnato davanti al Tar. Tar che in questi giorni si è pronunciato in merito rigettando però il ricorso ritenendo legittimo l’operato della questura e "infondato" il ricorso.